Così come avviene per le normali cure che prescrive il medico, anche per quel che riguarda i trattamenti di medicina alternativa è consigliato seguire una periodicità per far si che essi abbiamo il maggior risultato.

Tutti i trattamenti olistici hanno questa caratteristica: sia quelli funzionali (linfatico, decontratturante, cervicale, ufficio, rilassante antistress, hot stone, metamerico, etc.) che quelli di carattere energetico.

La motivazione è molto semplice: tutti i trattamenti naturali hanno bisogno di tempo, costanza e ripetizione soprattutto per quel che riguarda i trattamenti di carattere energetico in quanto, con essi, si dovranno lavorare le energie sottili modificandone le vibrazioni per portare la persona, che si sottopone al trattamento, alla frequenza che è più ottimale per vivere in una condizione di omeostasi.

La valutazione della quantità delle sedute varia a seconda della tipologia di problematica da andare ad affrontare e da quanto essa esiste, infatti se il disturbo è recente sarà più semplice e veloce, mentre se è di vecchia data questo si sarà già radicato ed il lavoro da effettuare richiederà più tempo: non si può pensare che un problema che ci affligge da 10 anni possa essere risolto in una seduta, ha avuto possibilità di creare danni per 10 anni ed il mondo olistico non può riequilibrare il tutto in un’ora.

I tempi verranno valutati di volta in volta in base alle risposte strettamente personali del soggetto ricevente, perchè non tutti rispondono con gli stessi tempi anche se si tratta dello stesso problema.

Per far si che la pranoterapia od il reiki diano i migliori risultati è bene effettuare delle sedute con una certa regolarità che di volta in volta andranno valutati proprio perchè, come è stato detto sopra, la valutazione non può essere preventiva.

PRANOTERAPIA

 Primi sei incontri

Potrebbe essere che con un incontro si sistemi tutto, ma generalmente ce ne vogliono tre come minimo che ci daranno queste informazioni:

  • Se basta solo il 1° vuol dire che il soggetto trattato aveva solamente un disequilibrio minimo.
  • Se si arriva al 3° il disequilibrio è medio.
  • Se si arriva al 6° il disequilibrio è grave.

La periodicità sarà da effettuarsi a giorni alterni in quanto tra un trattamento e l’altro dovranno passare almeno 24 ore.

Per fare un esempio per la prima settimana lunedì, mercoledì e venerdì, il fine settimana verrà utilizzato per scoprire se l’autoguarigione si innesca oppure no e, se si, se questa riesce a mantenersi attiva oppure no:

  • il 1° trattamento è conoscitivo, nel senso che si andranno a capire le varie problematiche che possono aver causato lo squilibrio, e toglie il grosso dei disequilibri
  • il 2° trattamento riequilibra
  • il 3° trattamento riequilibra e conferma la capacità, o meno, di auto-equilibrarsi del ricevente, ossia mettere in moto l’autoguarigione

Si attende di vedere cosa accade nel fine settimana, se l’autoguarigione si è innescata allora si passa al mantenimento, se ancora l’autoguarigione non si è innescata si procede con le successive tre da effettuarsi sempre a giorni alterni, per la seconda settimana esempio lunedì, mercoledì e venerdì, con lo scopo di mantenere l’equilibrio energetico e far innescare l’autoguarigione:

  • 4° trattamento
  • 5° trattamento
  • 6° trattamento

Se la capacità di autoguarigione si è innescata si passa al mantenimento, se non si innesca alla 6° seduta allora si prosegue con una serie di incontri sino al massimo di 12, quindi altri 6, per vedere se essa si innesca o no e questi altri incontri dovranno essere effettuati dopo una settimana dall’ultima seduta e nelle stesse modalità delle prime sei; quindi vi saranno le prime 3 sedute e poi se è il caso le successive tre.

Successivi sei incontri (dal settimo al dodicesimo)

Dopo il 6° incontro si salta una settimana senza fare alcun trattamento energetico per capire se la persona che l’ha ricevuto è riuscita a riequilibrarsi oppure no, se la risposta è affermativa allora si può passare a trattamenti di mantenimento, se è negativa allora si prosegue con altri tre trattamenti a giorni alterni, esempio lunedì, mercoledì’ e venerdì:

  • 7° trattamento
  • 8° trattamento
  • 9° trattamento

Si attende di vedere cosa accade nel fine settimana, se l’autoguarigione si è innescata allora si passa al mantenimento, se ancora l’autoguarigione non si è innescata si procede con le successive tre da effettuarsi sempre a giorni alterni, per la seconda settimana esempio lunedì, mercoledì e venerdì, con lo scopo di mantenere l’equilibrio energetico e far innescare l’autoguarigione:

  • 10° trattamento
  • 11° trattamento
  • 12° trattamento

Se dopo il 12° trattamento tutto si è riequilibrato ed il soggetto riesce a mantenere la sua frequenza energetica in uno stato di omeostasi allora si passa al mantenimento, se invece il problema persiste allora le cause possono essere di altro genere come indicato qui sotto in “pranoterapia e reiki”

REIKI

Relativamente al reiki le sedute sono 4 consecutive quindi ad esempio lunedì, martedì, mercoledì e giovedì.

Dopo le prime 4 si valuta e se è il caso si procede con altre 3 per un totale di sette consecutive.

Se dopo le sette sedute consecutive non si innesca l’autoguarigione si procede a fare reiki ogni giorno sino a quando non si risolverà il problema, nel qual caso si fosse impossibilitati a seguire un piano di trattamenti giornalieri bisognerà almeno effettuarne due a settimana sino alla sua risoluzione.

Nel momento in cui si ottiene il risultato per poterlo mantenere passare alle sedute di mantenimento, se invece il problema persiste allora le cause possono essere di altro genere come indicato qui sotto in “pranoterapia e reiki”

PRANOTERAPIA E REIKI

Oltre il dodicesimo incontro di pranoterapia e dopo le sedute di reiki

Se nelle prime 12 sedute di pranoterapia o le sedute di reiki non si è ottenuto il risultato sperato vuol dire che:

  • non ha fondamentalmente voglia di cambiare (un pò come la persona che vuole dimagrire, ma non vuole rinunciare ai dolci ed ai grassi)
  • non riesce a cambiare pur volendo (potrebbe essere che si trova in un campo temporale negativo o che negative sono le persone che lo circondano e questo non permette di modificare le vibrazioni, quindi le frequenze, mantenendole a livelli bassi)
  • il problema non è dovuto a squilibri energetici e quindi va ricercato altrove, infatti non tutte le problematiche ed i disturbi hanno una causa energetica, sicuramente vanno a portare squilibrio e comunque è bene fare i trattamenti energetici, ma il problema che scatena il disturbo non essendo di squilibrio energetico non può essere risolto con un trattamento relativo alle energie.

Mantenimento

Il mantenimento può essere effettuato anche per tutta la vita, non vi è un massimo di tempo oltre al quale non si può andare, infatti siamo fatti di energia, lo dice la parola stessa: cromosoma (corpi di luce, ossia corpi di energia).

Volendo non perdere tutto il terreno conquistato basterà effettuare una seduta alla settimana se la causa dello squilibrio è sempre in corso (ad esempio stress da lavoro), se invece la causa dello squilibrio è cessata allora si può effettuare una seduta al mese.

Per chi è in equilibrio

Per chi non ha avuto problemi e vuole usare la pranoterapia od il reiki in forma preventiva può bastare anche una seduta al mese.

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La scorsa volta abbiamo affrontato l’argomento relativo alla tecnica vertebrale: le dorsali (come distinguerle, qual’è il loro compito e come si compongono), la prossima volta proseguiremo a parlare delle dorsali (come si compongono e loro problematiche).

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Laura Barocci - Operatrice in discipline Bio-Naturali - Partita IVA IT03346200102 - C.F. BRCLRA65S69D969V
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