Il mondo olistico non ha solo trattamenti di massaggi, ma anche trattamenti ove il massaggio non esiste o ne è complemento.
Una parte di essi ha un’impronta più materiale, concreta, mentre altre affrontano anche una parte spirituale ed energetica.
Mentre gli occidentali hanno sempre considerato la materia, gli orientali hanno dato grande importanza all’energia, secondo queste filosofie l’energia vitale è responsabile del mantenimento della salute, ne deriva quindi che uno squilibrio energetico può determinare lo stato di malattia.
Il prana, tradotto come soffio vitale, è energia, è la forza vitale e ci circonda ed è dentro di noi, nell’aria, nelle piante, negli animali, nei minerali, in tutto ciò che esiste, anche negli oggetti; tutte le forze che si chiamano gravitazione, attrazione o repulsione, e che si manifestano come calore, elettricità o magnetismo, non sono che variazioni di questa energia unica.
Noi siamo fatti di atomi che sono composti da un nucleo e da elettroni, tra di loro scorre energia, quindi il concetto di energia non è astratto o magico, è chimica e se anziché chiamarla energia la chiamassimo emozione non cambierebbe nulla.
La fisica fondamentale ha scoperto che lo stadio ultimo della materia è energia e che questa trasmette vibrazioni in tutto l’Universo; tale concezione , quindi, permette di constatare che ogni manifestazione materiale è vibrazione.
La differenza tra gli esseri viventi e gli oggetti deriva dalla loro differenza di tasso vibratore di struttura, che è il frutto di una o più vibrazioni specifiche; qualunque malessere si manifesta con una disarmonia vibratoria e quindi ogni trattamento dovrà essere di origine vibratoria.
Nella seduta l’operatore deve riequilibrare l’energia del soggetto trattato eliminando quella in eccesso, dando la sua energia in mancanza di essa se è un pranoterapeuta, eliminando le energie negative: così facendo porterà il soggetto in equilibrio e toglierà o porterà in superficie.
Il pranoterapeuta, ad esempio, formula la valutazione energetica della persona, per il principio di sintonia vibratoria, determinando in questo modo le zone di carenza o di eccesso energetico che saranno da trattare e questo consisterà in una corrispondenza vibratoria fra l’operatore ed il ricevente in modo da apportare energia positiva dove manca ed eliminare energia negativa dove c’è congestione, in sostanza dare yin dove c’è yang e viceversa, il disturbo od il dolore potrà acutizzarsi nei successivi tre giorni proprio perchè si innesca quel meccanismo denominato “autoguarigione”.
Le terminologie di energia positiva e negativa sono una semplificazione, infatti l’energia fondamentalmente è solo una che non è né positiva, né negativa ma vengono definite in tal modo per, sostanzialmente, indicare con quella positiva l’energia che scorre in modo corretto e nella giusta quantità, mentre con negativa quella eccessiva o carente o comunque che non scorre in modo fluido.
Si ricorda che la pranoterapia può essere applicata a tutto e tutti, anche in estetica, con esclusione di ciò che viene indicato nelle controindicazioni, la motivazione principale è che in alcuni casi bisognerebbe essere sottoposti a seduta di pranoterapia ogni giorno per riportare in equilibrio e con la giusta vibrazione l’organismo: a questo punto risulta abbastanza complicato a livello tempo e costo e quindi è meglio soprassedere, altra motivazione è che il portare in equilibrio non è mai nocivo, ma potrebbe essere non risolutivo se la problematica non ha origine energetica.
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La scorsa volta abbiamo parlato della tecnica vertebrale: dischi e legamenti, la prossima volta continueremo a parlare di tecnica vertebrale.
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Il post da alcune informazioni e cenni sul corpo umano ed alcuni meccanismi di esso, quindi non si tratta di uno scritto medico e non vuole esserlo, è solamente una breve spiegazione. In caso di informazioni più appropriate si consigliano libri tecnici o consultare un medico.