Il pranoterapeuta influisce sullo stato di benessere di chi si affida a lui riportando la persona a ritrovare il suo equilibrio energetico e, di conseguenza, la giusta omeostasi; questo avviene grazie al trasferimento della sua energia alla persona che sta aiutando.

E’ stato considerato l’essenza dell’emissione energetica da quando si è evoluto sulla terra l’uomo, ha un surplus di energia che può donare a chi ne ha bisogno e la sua figura fu definita come quella del primo medico dell’umanità.

Non è un mago, un veggente e non appartiene all’occulto, è un soggetto bioradiante, ossia emette prana che è l’energia vitale, molto simile all’elettricità ed al magnetismo, ma molto più complessa: bisogna sapere che tutti assorbono ed emettono energia, solo che vi sono persone che ne assorbono di più e di conseguenza ne emettono di più, quindi l’emissione bioenergetica è superiore alla norma sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo e di conseguenza questo surplus può donarlo. 

La sua energia è dinamica, ossia data dalla somma delle tre energie principali che sono l’elettrica, la magnetica e la calorica, e questo gli permette di poterla diffondere nell’ambiente che lo circonda, quindi non solo alle altre persone, ma a tutti gli animali, alle piante, ai minerali ed agli oggetti.

Spesso sono stati definiti “quelli dalle mani calde”, ma non sempre è così, infatti solo il pranoterapeuta calorico, o con alta percentuale calorica, ha le mani calde; chi invece è principalmente magnetico e/o elettrico ha le mani fredde; comunque sia quella delle mani è sicuramente la caratteristica più conosciuta del pranoterapeuta.

Bisogna, però, sapere che l’emissione energetica avviene da tutto il corpo e vi sono parti di esso che ne emettono di più rispetto alle mani, come ad esempio i gomiti, ma ovviamente le mani sono quelle che per istinto e per comodità e capacità di gestione vengono utilizzate maggiormente.

MANI DEL PRANOTERAPEUTA

Ogni pranoterapeuta ha una mano radiante ed una assorbente: 

  • radiante od irradiante (classificata con la sigla IRR): è quella con la quale il pranoterapeuta da la sua energia, tonifica (Yang) , la mano radiante ha i valori più alti.
  • assorbente  o riverberante (classificata con la sigla RIV): quella con la quale assorbe l’energia , calma (Yin), la mano assorbente ha i valori più bassi.

Per poter scoprire quale è radiante e quale assorbente esiste l’evidenziatore elettro-termovibrazionale che è un macchinario che non solo ci dirà quale mano è radiante e quale quella assorbente, ma anche i valori per ogni singolo dito; a volte può capitare di non ricordarsi quale è una e quale è l’altra allora una veloce prova si può effettuare sentendo gli sbalzi di temperatura:

  • stendere le braccia in orizzontale (mettere le braccia lungo il corpo e tirarle su stese sino a che le mani sono all’altezza delle spalle)
  • posizionare le mani con i palmi rivolti verso l’alto
  • girare le mani con i palmi verso il basso
  • girare le mani verso l’alto e verso il basso in sequenza alternata (una verso l’alto e l’altra verso il basso)

A questo punto le valutazioni da farsi saranno le seguenti:

  • la mano che sente gli sbalzi di temperatura (caldo/freddo) è la mano assorbente
  • la mano che risulta essere sempre calda è la mano radiante

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Scopri anche come riconoscere chi può essere pranoterapeuta e perché si può essere pranoterapeuta e che tipologie ci sono.

La scorsa volta abbiamo parlato di tecnica vertebrale: la colonna vertebrale., la prossima volta parleremo ancora di tecnica vertebrale.

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Laura Barocci - Operatrice in discipline Bio-Naturali - Partita IVA IT03346200102 - C.F. BRCLRA65S69D969V
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