Come abbiamo visto con il reiki a distanza si entra nel concetto spazio-tempo, ossia la struttura quadridimensionale dell’Universo dove è possibile, attraverso l’iniziazione del reikista ed i simboli mettersi in contatto con esso e con le sue energie.

Cerchiamo ora di capirne il meccanismo quantistico che sta alla base del reiki a distanza. 

LO SPAZIO TEMPO DELL’UNIVERSO

L’Universo è composto da tre dimensioni dello spazio conosciuto come spazio euclideo (lunghezza, larghezza e profondità) e dal tempo.

Sino ad Einstein il tempo era considerato come un mondo a parte, staccato dal mondo fisico, Aristotele lo definiva come “la misura del movimento” ed i punti dello spazio-tempo, detti eventi, corrispondevano ad un fenomeno; lo spazio a quattro dimensioni è quello su cui si fonda la relatività di Einstein.

In fisica il concetto di spazio-tempo è un modello matematico dove il tempo e lo spazio vengono combinati tra di loro, il problema era quello di poter indicare su un grafico le quattro misure, ma il fisico Minkowski riuscì a rappresentare graficamente con due coordinate, una per lo spazio e l’altra per il tempo, le quattro dimensioni dell’Universo, il suo grafico è conosciuto come lo spazio di Minkowski.

Sappiamo che dando le due coordinate, longitudine e latitudine, si può individuare ove si trova un luogo, ma se si utilizzano le coordinate spazio-temporali, quindi le 4 dimensioni dell’Universo, si potrà sapere non solo dove, ma anche quando un evento si verificherà.

Grazie alla scienza sappiamo che l’Universo è un insieme di elementi visibili ed invisibili e questi ultimi non sono altro che l’energia e le varie energie si differenziano per la loro frequenza vibratoria.

E’ stato anche sostenuto che non esiste il tempo come noi lo conosciamo, ma che il mondo è l’insieme del passato, presente e futuro che esistono contemporaneamente in un luogo, o punto, ben preciso.

La realtà che noi percepiamo, e che abbiamo imparato a conoscere, è unicamente quella della materia, ma realtà è che l’Universo che noi conosciamo con questo concetto è solamente un miliardesimo di ciò che realmente è.

COME SI RIESCE A FARE FRONTE ALLO SPAZIO-TEMPO

Qui rientriamo nell’entanglement quantistico, il primo che ne parlò fu Erwin Schroedinger nel 1926, e scopriamo che vige il principio di non località nell’Universo ossia che tutto è collegato a tutto, quindi la visione olistica del mondo (parola che deriva da quella greca olos “il tutto”): indipendentemente da dove si trovi qualcosa o qualcuno questo è collegato a tutto ciò che è in contatto con l’Universo viaggiando nella sua energia come abbiamo spiegato poco prima.

Alla base di tale teoria sono stati effettuati diversi esperimenti sia sugli atomi che sulle persone ed il risultato è stato sempre sorprendente, parleremo di quantistica in un altro contesto dedicato, ma solo per dare esempio di ciò cito un’esperimento effettuato nel 1980 in cui è stata dimostrata la possibilità di trasmettere informazioni immediate indipendentemente dalla distanza: sono stati presi dallo stesso atomo due elettroni, uno è stato portato all’Istituto di fisica nucleare (I.N.F.N.) a Roma e l’altro al Cern di Ginevra.

Il trasporto al Cern avvenne all’interno di un contenitore magnetico e sempre a Ginevra venne cambiato lo spin dell’elettrone ed istantaneamente cambiò, senza alcun intervento, lo spin dell’elettrone rimasto a Roma.

Lo spin, ossia “trottola”, è quel fenomeno che fa si che un elettrone giri su se stesso in senso antiorario od orario, quindi i due elettroni giravano uno in senso orario e l’altro in senso antiorario, cambiando il giro di quello a Ginevra (esempio girava in senso orario, mentre quello di Roma girava in senso antiorario), quello di Roma variava il suo spin (quindi se prima girava in senso antiorario cambiando da orario ad antiorario quello di Ginevra quello di Roma passava a girare in senso orario); in sostanza si sono invertiti i loro giri, lo spin, in contemporanea agendo solamente su uno dei due, l’altro ha variato perchè aveva un collegamento non visibile, ma energetico attraverso le energie universali, infatti si abbatte lo spazio ed il tempo in un “Universo del tutto” al quale anche noi apparteniamo.

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La scorsa volta abbiamo parlato tecnica vertebrale: collegamento vertebre con dita piedi, viscere e parti del corpo, la prossima volta parleremo dell’osso iliaco.

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Laura Barocci - Operatrice in discipline Bio-Naturali - Partita IVA IT03346200102 - C.F. BRCLRA65S69D969V
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