Come abbiamo visto la volta scorsa l’osso sacro è dato dalla fusione di 5 vertebre e si trova sotto alla zona delle lombari e sopra al coccige, forma quattro articolazioni ed ha due importanti funzioni.
Esso è composto da sei parti:
- due superfici laterali
- una dorsale
- una pelvica
- la base (composta da promontorio sacrale ed ali)
- l’apice
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L’osso sacro, ovviamente, consta anche di vasi sanguigni e muscoli.
VASI SANGUIGNI
Nella zona dell’osso sacro vi sono due tipi di arterie importanti, le arterie sono quei vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore verso la periferia:
- arterie sacrali laterali: ne arrivano dall’arteria iliaca interna che si divide posteriormente, essa porta il sangue alle meningi, che si trovano nel tratto sacrale del midollo spinale, all’osso sacro ed ai muscoli che si trovano intorno. Le meningi sono un involucro di protezione e nutrimento per il sistema nervoso centrale e circondano il midollo spinale nel canale rachideo
- arterie sacrali mediane: è la prosecuzione dell’aorta addominale, quest’arteria porta il sangue alla zona del retto posteriore, alle meningi che si trovano nel tratto sacrale del midollo spinale e l’osso sacro. L’aorta addominale, ultimo tratto dell’aorta, è l’arteria principale della cavità addominale.
MUSCOLI
Diversi muscoli iniziano e terminano nelle zone relative alla superficie dorsale e pelvica, ossia la parte posteriore ed anteriore dell’osso sacro, e sono i muscoli che si trovano nella schiena e negli arti inferiori.
Superficie dorsale
- muscolo erettore della colonna: esso si trova sia sul lato sinistro che destro, quindi ve ne sono due, si dirige verso la colonna vertebrale e nasce nella zona della cresta sacrale intermedia, il suo compito è quello di permettere la flessione e l’estensione del rachide, quindi di tutta la colonna vertebrale sino ad arrivare alla testa, ossia nella zona cervicale.
- muscolo multifido lombare: nasce accanto ai fori sacrali posteriori, è composto da fibre messe in posizione obliqua, e termina all’altezza del processo spinoso corrispondete alla vertebra superiore, questo muscolo rende possibile la stabilizzazione del rachide (quando manca la stabilizzazione le vertebre non sono più tenute insieme e scivolano una sull’altra). Il muscolo multifido si può riconoscere mettendo le dita della di mano appena sopra ai fianchi vicino alla colonna, e tirando su e giù l’altro braccio, sotto alle dita si potrà sentire il muscolo che si attiva.
Superficie pelvica
- muscolo coccigeo: esso inizia nella parte inferiore dell’osso sacro e termina all’altezza del coccige (che si trova sotto all’osso sacro ed è composto da più vertebre saldate insieme), il suo compito è quello di permettere una leggera flessione del coccige e dare un supporto alla cavità pelvica.
- muscolo iliaco: è un muscolo piatto la cui forma è a ventaglio, va dalla zona del bacino sino alla prima parte del tratto del femore. Insieme al muscolo grande psoas forma l’ileopsoas. Il muscolo grande psoas è un muscolo spesso, lungo e fusiforme, all’interno dell’anca ed è un muscolo pari, va dall’ultima vertebra toracica alla penultima lombare entrando successivamente nella cavità pelvica per poi unirsi al muscolo iliaco per formare l’ileopsoas, che a sua volta è avvolto dalla fascia iliaca, e va verso la coscia per terminare con l’inserimento alla base del piccolo trocantere del femore (osso lungo della gamba, quello che va dall’altezza dell’inguine al ginocchio, il piccolo trocantere è una piccola sporgenza del femore dal lato interno della coscia). Il muscolo iliaco ha il compito di stabilizzare l’articolazione dell’anca e permette alla gamba di flettersi sino a poter arrivare all’anca.
- muscolo piriforme: nasce nell’osso sacro, tra la seconda e la quarta vertebra sacrale, e termina dal grande trocantere del femore dove si aggancia, questo muscolo permette i movimenti dell’anca.
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La scorsa volta abbiamo parlato della storia del reiki: mikao usui (dal 1900 al 1922), la prossima volta parleremo della storia del reiki: mikao usui (dal 1923 al 1926).
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Il post da alcune informazioni e cenni sul corpo umano ed alcuni meccanismi di esso, quindi non si tratta di uno scritto medico e non vuole esserlo, è solamente una breve spiegazione. In caso di informazioni più appropriate si consigliano libri tecnici o consultare un medico.