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Il gruppo Rei Jyutsu Kai al quale Mikao Usui si unì aveva sul monte Kuruma un centro, questo monte era considerato luogo dal grande potere, infatti vi fu costruito un tempio e molti imperatori e famosi saggi vi si recavano a pregare e meditare.
Un epidemia nell’area di Kyoto intorno al 1900 colpì Usui che si ammalò gravemente ed a seguito di essa ebbe un’esperienza di pre-morte dove ebbe in visione delle “istruzioni” dal grande Buddha Mahavairocana Buddha, questo spinse Usui a interrogarsi nuovamente sulla vita portandolo ad interessarsi sempre più alle scienze esoteriche e di guarigione; guarito raccontò la sua esperienza alla famiglia ed al prete di famiglia che gli causarono l’allontanamento dal tempio.
Usui non demorse e volle continuare a studiare per avere le risposte alle sue domande e nel suo cammino incontrò il sacerdote Shingon Bonzo che vide in lui un grande potenziale spirituale e lo prese come suo studente, a questo punto Usui divenne buddista Shingon cosa che causò non poco dissenso nella sua famiglia tanto che venne depennato dall’albero genealogico, questo fatto si è protratto anche sui successori che continuano a non voler parlare di lui colpevolizzandolo di essere andato contro la volontà degli antenati.
Nel 1914 divenne zaike, ossia monaco laico Tendai, e questo gli permise di poter vivere con la sua famiglia, iniziò a studiare altre scuole di pensiero come l’induismo, visitò vari monasteri e trovò le risposte alle sue domande, ma non sapeva come applicarle al lato pratico.
Parlò con un anziano abate del monastero e da qui decise di andare sul monte Kuruma per meditare e digiunare e lo fece per 21 giorni praticando la “meditazione stella del mattino” che è una forma di meditazione esoterica; meditava 16 ore al giorno ed aveva iniziato una “meditazione camminata” nelle prime ore e la sera tornava al monastero e proseguiva a meditare.
Creò anche una sorta di calendario con 21 sassolini ed ogni giorno ne toglieva uno, pareva che a nulla servisse tutto questo lavoro che stava effettuando quando l’ultimo giorno percepì dentro di se una grande energia e questo gli permise di “attivarsi” da solo riconoscendo l’energia del reiki, nome che poi usò anche per la tecnica che creò; l’attivazione nel reiki permette alla persona di potersi mettere in contatto con le energie universali, il maestro attiva l’allievo con una determinata tecnica.
Tornato a casa dopo il periodo di meditazione iniziò ad effettuare reiki su se stesso per poi indirizzarlo anche sulla famiglia notando che questo tipo di trattamento stava aiutando contro svariati malanni quindi decise di condividerlo con altre persone.
Tornò a Tokyo, precisamente a Harajuku (Aoyanna), nel 1922 dove aprì una clinica per far conoscere il reiki e non solo fece molte sedute di reiki, addirittura moltissime furono le persone che si presentavano dinanzi alla sua abitazione per farsi curare, ma condusse anche svariati seminari; sempre nello stesso anno aprì una scuola per poter insegnare questa nuova disciplina: la Usui Reiki Ryoho Gakkai ove lui divenne il primo presidente; la sua tecnica, malgrado ve ne fossero già altre per poter veicolare le energie, riscosse grande interesse per la sua semplicità ed efficacia rendendola completamente diversa da tutte quelle già esistenti.
Usiu aveva creato il reiki su sette livelli dove il livello zero era il più alto ed il sesto il più basso, il suo reiki non aveva posizioni particolari delle mani che venivano messe sul punto di dolore, ma meditazioni e poesie Waka oltre che pratiche tantra aggiunte al Bhaisajayaguru Sutra (il Buddha guaritore), si ispirò anche al Dainichi-Kyo (è il sutra fondamentale del buddismo esoterico nella scuola Shingon) dei ed al Mahavairocana Sutra; successivamente capì che era meglio dare anche delle istruzioni più tecniche ai suoi allievi e creò l’Usui Reiki Hikkei.
La scorsa volta abbiamo parlato della tecnica vertebrale: l’osso sacro, la prossima volta parleremo della tecnica vertebrale: vasi sanguigni e muscoli dell’osso sacro.
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