Abbiamo visto come il Dottor Edward Bach sceglieva i fiori, ma da quando lui li ha creati ad oggi sono passati parecchi anni e molti li hanno studiati e hanno creato altre possibili combinazioni, nonchè la miglior sequenza.

I fiori debbono essere considerati tutti e non a settori, le linee guida di Bach sono sempre alla base, ma l’utilizzo dei fiori vanta adesso più di 100 anni e come in tutte le cose anche in questo ambito vi è stata un’evoluzione, sono state scoperte e create nuove combinazioni (ricordiamoci che Bach aveva creato solo una miscela: rescue remedy), nuove sequenze, nuove prospettive e sono stati presi in considerazione anche gli aspetti del mondo che ci circonda che è cambiato portandoci a una vita sociale totalmente diversa da quella in cui Bach viveva, nonchè un ordine differente per l’assunzione dei fiori (ad esempio il poter utilizzare un fiore guaritore per un problema esterno per il quale ci vorrebbe un fiore assistente).

Gli indizi per la scelta del o dei fiori sono tanti e va fatta: in base a ciò che si è, si era, a ciò che si sente, a che atteggiamento si ha, alla mimica facciale, al comportamento, al modo di parlare, al tono di voce, alla postura, al linguaggio non verbale, al racconto della nostra vita e della condizione in cui si è.

Tutti gli adulti, e più avanti negli anni peggio è, hanno un qualcosa di ogni fiore, ma non è detto che si abbia bisogno di tutti i 38 fiori di Bach, gli indizi servono per fare una scelta generale e poi bisogna effettuare un’indagine più approfondita per capire quali dovranno rimanere ed infine quali vanno presi per primi.

La parte che risulta essere sempre la più complessa, come abbiamo capito, è quella della scelta del o dei fiori giusti, la loro sequenzialità, quali usare e quali non servono per quella determinata persona e, soprattutto, quali sono i fiori che non si possono miscelare tra di loro.

Per la scelta del fiore bisogna calcolare, soprattutto, i lati deboli del soggetto che li assume per poter smuovere una situazione stagnante che fa si che la persona non sia in armonia con se stessa e con il mondo che la circonda; ad esempio il correre come il criceto nella ruota stancandosi e non andando da nessuna parte non è la situazione ottimale e porta nel tempo a squilibri psicosomatici dovuti allo stress.

Spesso la confusione nasce dal fatto che ognuno ha ogni fiore dentro di se, soprattutto andando avanti negli anni, come abbiamo visto, e “raccogliendo” gioie e dolori, stress, problemi, nuove situazioni dalle quali non si torna indietro (come diventare genitori), nuove condizioni di vita e così via.

La scelta dei fiori diventa sempre più complessa e difficile, bisogna far mente locale su sempre una maggior quantità di dati per poter creare una cronistoria che ci deve portare, alla fine, a ritrovare il nostro status con il fiore animico che ci appartiene, ma prima bisogna “sbucciare”, come abbiamo già letto in post precedenti, le situazioni da quella più recente che ci fa stare male per poter successivamente procedere sino ad arrivare al cuore di noi stessi e ritrovare il nostro fiore animico che rappresenta la nostra essenza.

Riguardando la lista dei fiori probabilmente alcuni si potranno eliminare, ma ci sono correnti di pensiero che valutano i fiori, che apparentemente non ci appartengono, come fiori che fanno parte della nostra zona ombra (ci sono e non li vediamo, è la parte che dobbiamo ancora imparare nella vita), volendo si possono fare delle miscele alternando anche tutti i fiori, ma non tutti possono essere miscelati insieme perchè incompatibili tra loro e nella miscela il massimo dei fiori che si possono utilizzare sono 7, occasionalmente si può arrivare a 8 utilizzando i fiori esteriori delle tabelle del dottor Dietmar Krämer del quale parleremo.

Il punto da raggiungere sarà il fiore animico, ricordandosi che esso non elimina i tratti animici propri della persona, ma ne arrotonda gli spigoli mantenendo le cose buone del suo essere.

Noi siamo la risultanza dei nostri genitori, e loro dei loro e così via quindi noi abbiamo i geni dei nostri genitori, ma reagiamo in base alla nostra epigenetica che ci differenzia, infatti i gemelli che hanno gli stessi geni sono fondamentalmente differenti nei loro comportamenti dovuti all’interazione con l’ambiente.

Si ricorda che l’epigenetica è quella materia che studia le modifiche che avvengono a seguito dell’ereditarietà (genitori-figli) e che causano la variazione dell’espressione genetica, ma non vanno a effettuare modifiche per quel che riguarda la sequenza del DNA.

Ricordiamoci che ciò che degli altri ci piace o ci da fastidio è nella nostra parte nascosta, ma che ci appartiene e ci può aiutare a capire il fiore migliore per noi, è la parte di noi che dobbiamo imparare.

Nella scelta dei fiori, però, oltre a seguire gli indizi (vedremo nei prossimi post le tabelle Krämer) ci si deve ricordare che questi non debbono vincolare nella scelta, bisogna avere elasticità ed apertura mentale, gli indizi debbono aiutare a capire la persona che soggetto è, e questo è l’indizio fondamentale, da qui con l’aiuto delle tabelle si avrà una traccia, ma essendo noi soggetti e non macchine abbiamo infinite possibilità di sfumature caratteriali e di vissuto che non possono essere racchiuse e intrappolate in una tabella per quanto essa possa essere eccellente.

Continua …

Si fa presente, però, che i fiori non sostituiscono le cure mediche e sarà il medico a effettuare le diagnosi, i fiori non sono medicinali ma rimedi che non contengono il fiore o una parte di esso, ma la sua vibrazione.

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Continua prossimamente per scoprire e conoscere meglio i suoi meravigliosi fiori.

La scorsa volta abbiamo parlato del sistema muscolare: i muscoli della schiena (suddivisione), la prossima volta continueremo a parlare del nostro corpo fisico.

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Laura Barocci - Operatrice in discipline Bio-Naturali - Partita IVA IT03346200102 - C.F. BRCLRA65S69D969V
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