Bach svolse con tutto il suo amore il suo lavoro, amore verso gli altri e amore verso la natura in un connubio che non può non suscitare grande emozione, per i suoi fiori Bach scrisse “… se si prescrive il rimedio sbagliato non si avranno effetti negativi, ma quando si sceglie quello giusto, se ne trarrà beneficio…”
Sappiamo che la medicina alternativa (detta così perchè pensa in maniera alternativa, quindi differente da quella allopatica), non cura una malattia, quindi il sintomo finale, ma va alla fonte ossia alla causa del problema (lavora di conseguenza su ciò che scatena la malattia o si occupa di effettuare una prevenzione).
Bach considerava la causa della malattia partendo dalla tipologia del soggetto, quindi dal soggetto animico; il Dottor Bach sceglieva in base al tipo di reazione che aveva la malattia su quel determinato soggetto che aveva quella tipologia animica.
Il fiore che faceva assumere, di conseguenza, era in base al soggetto che aveva davanti e che gli chiedeva aiuto, non sceglieva in base alla malattia che il soggetto aveva.
Questo tipo di meccanismo era lo stesso che adottava quando somministrava il suo vaccino omeopatico, sceglieva il vaccino non in base al batterio che poteva avere la persona, ma in base alla tipologia del soggetto, quindi che tipo animico era.
Facciamo un esempio: se il soggetto fosse stato un tipo animico impatiens gli dava la cura con il vaccino o il fiore in base al fatto che era un impatiens e quindi avrebbe risposto in quel determinato modo, se fosse stato un’altra tipologia avrebbe scelto un altro fiore o un altro vaccino.
So che pare possa sembrare piuttosto bizzarra questa procedura seguita dal Dottor Bach in quanto siamo abituati ad avere un medico che fa una diagnosi ed in base a quella da una cura, ma il punto è che il suo sistema funzionava e riusciva ad aiutare molte persone.
Capitava spesso che per malattie e problemi differenti desse a differenti persone lo stesso tipo di fiore.
Per poter capire il suo pensiero e seguire la sua linea bisogna uscire dagli schemi prestabiliti e preoccuparsi di capire la persona, osservarla e in base a ciò scegliere, quindi la guida non è la malattia ma la persona.
Lui aveva capito che quello che andava fatto era accogliere e capire il soggetto, cosa aveva dentro e cosa vi era dietro a quel disturbo, che emozione si celava (era triste per un lutto? o per gelosia dopo che era nato un fratellino? soffriva di abbandono?), era questo il motivo scatenante di quel sintomo e di quella malattia.
Se una persona si presentava con un herpes non era l’herpes da curare, ma da capire da cosa nasceva, cosa causava l’herpes? Che sentimento, che emozione stava vivendo?
Come sappiamo la medicina alternativa, od olistica come spesso viene chiamata, lavora proprio in questa maniera: si parte dal sintomo per capirne la causa e si lavora sulla causa che spesso è dovuta ad uno squilibrio emozionale e/o energetico.
Se non si ha idea della causa scatenante e della tipologia animica non si fa il lavoro così come stabilito da Bach.
Ritornando alla frase iniziale di questo testo bisogna sapere che, come in tutte le cose, vi sono coloro che non sono d’accordo con Bach quando sostiene che i fiori non creano danno, il pensiero discordante è sul fatto che le vibrazioni di alcuni fiori potrebbero far emergere emozioni che potremmo classificare come dovute a “troppi scheletri chiusi nell’armadio” o “troppi ricordi chiusi in un cassetto” o ancora “ricordi che si sono scordati per autodifesa” e di conseguenza prendere determinati fiori senza fiori di protezione o presi in abbinamento a fiori che creano eccessivo squilibrio può portare a un problema invece che a risolverlo facendo uscire stati d’animo troppo intensi che potrebbero essere difficilmente controllabili, quindi si ai fiori ma nella giusta quantità e con la giusta capacità di scelta e abbinamento degli stessi e, ovviamente, in base alla persona e al suo vissuto, oltre che al suo presente.
Anche se in questi fiori non vi sono parti dei fiori, foglie e/o petali, comunque contengono le vibrazioni degli stessi che andranno a movimentare e a riaccordare il nostro organismo psicofisico di conseguenza non bisogna abusarne.
Si fa presente, però, che i fiori non sostituiscono le cure mediche e sarà il medico a effettuare le diagnosi, i fiori non sono medicinali ma rimedi che non contengono il fiore o una parte di esso, ma la sua vibrazione.
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Continua prossimamente per scoprire e conoscere meglio i suoi meravigliosi fiori.
La scorsa volta abbiamo parlato del sistema muscolare: il gluteo (il medio e piccolo gluteo), la prossima volta continueremo a parlare del nostro corpo fisico.
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