Nel mondo in cui viviamo tendiamo sempre a considerare reale ciò che può essere percepito dai nostri sensi, quindi è vero perchè: lo si vede, lo si tocca, se ne sente l’odore od il sapore od ancora il rumore, ma ciò che si trova al di fuori delle nostre percezioni tendiamo a considerarlo cosa irreale o, peggio ancora, non esistente considerando vero solo ciò che possiamo avvalorare con i nostri sensi e non vero ciò che non possiamo percepire.
Spesso, in passato, vi sono state una moltitudine di “cose” invisibili che successivamente, attraverso determinati macchinari, abbiamo inevitabilmente dovuto ammettere esistenti, quindi molte di queste “cose” allora non reali sono oggi considerate reali; questo accadrà per altrettante considerate irreali oggi e che in un futuro più o meno prossimo saranno reali.
La fisica quantistica già spiega parecchi eventi e situazioni che la fisica classica non può spiegare.
Il pensiero Cartesiano, ossia che la verità è dovuta all’evidenza e quindi indiscutibilmente reale, è stato considerato l’unico possibile, ma bisogna anche calcolare che la percezione di un qualcosa non è per tutti uguale; facendo un semplice esempio io posso considerare gustosa una pietanza che per un’altra persona risulta essere disgustosa: da qui si evince che le percezioni e le elaborazioni mentali sono assolutamente personali.
Molte persone percepiscono e vedono le auree, ossia le energie sottili che circondano tutto ciò che emette energia, ma non tutti riescono a vederle e percepirle: questo non necessariamente significa che esse non esistano, vuol solo dire che molte persone non hanno la capacità di percepirle ed altre si, spesso anche la cultura ed il pensiero occidentale ci “chiudono” gli occhi e ci impediscono di metterci in contatto con ciò che ci circonda se non palesemente visibile o percepibile con i sensi.
Purtroppo molte persone non accettano una visione più ampia restringendo il campo alla normale scienza ed alla normale valutazione: la maggior parte di persone alle quale si chiede se lo spazio è vuoto o pieno risponde che è vuoto, ma niente di più falso può esserci con questa affermazione, infatti è stato provato che lo spazio non è vuoto solo che ciò che esiste non lo possiamo vedere con i nostri occhi così come possiamo vedere una sedia, un albero e milioni di altre cose.
Lo spazio che ci circonda contiene particelle: campi magnetici, raggi cosmici, plasma di elio ed idrogeno, radiazioni elettromagnetiche ed energia oscura (i piccoli buchi neri dovuti al collasso gravitazionale delle stelle fanno parte dell’energia oscura).
Il collasso gravitazionale delle stelle avviene nel momento in cui queste stanno terminando la loro energia e di conseguenza il nucleo stellare subisce il collasso detto appunto collasso gravitazionale.
La scienza considera scientificamente provato solo ciò che per tre volte consecutive da lo stesso risultato indipendentemente da chi agisce, da chi subisce e dal tempo e luogo in cui si è quindi gli stati quantistici sovrapposti che non risultano essere visibili non vengono considerati esistenti.
Ma cosa sono gli stati quantistici sovrapposti? Sono due o più stati quantistici singoli sommati tra loro.
Nella meccanica classica lo stato di un sistema è facilmente misurabile in quanto basta specificare per ciascuna particella, che fa parte del sistema, la velocità e la posizione in un determinato momento.
Nella meccanica quantistica entra a far parte del calcolo una variabile, quindi vi è un principio di indeterminazione, in base a tale principio sono limitate velocità e posizione: le particelle in fisica quantistica sono considerate come onde e quindi non possono avere un dato preciso.
L’esperimento del gatto di Schrödinger, detto “il paradosso del gatto”, mostra il principio di sovrapposizione degli stati quantistici: egli chiuse un gatto in una scatola di acciaio con un contatore geiger, in un punto in cui il gatto non avrebbe potuto toccarlo, contenente una piccola quantità di sostanza radioattiva tanto piccola che forse nel giro di un’ora un atomo avrebbe potuto disintegrarsi, ma avrebbe potuto anche non disintegrarsi; se si disintegra il contatore lo segnala azionando un relais di un martelletto che andrà a rompere una fiala contenente del cianuro.
Dopo un’ora le ipotesi potrebbero essere:
- il gatto è vivo perchè nessun atomo si è disintegrato
- il gatto è morto perchè si è disintegrato un atomo e quindi si è rotta la fiala contenente cianuro che ha ucciso il gatto
Il punto è che sino a che la scatola non verrà aperta non si potrà sapere se il gatto è vivo oppure no e quindi ci sono le due probabilità al 50%, qui si crea la “sovrapposizione di stati” e solo aprendo la scatola si risolverà l’enigma quindi: solo l’osservazione determinerà il risultato.
La scorsa volta abbiamo affrontato l’argomento di come caricarsi, purificarsi e difendersi dalle energie negative, la prossima volta proseguiremo a vedere altre possibilità di potersi caricare, purificare e difendere dalle energie negative.
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