Come abbiamo visto nei post passati il Dottor Edward Bach dopo l’infausta prognosi della terribile malattia lasciò la sua professione medica per dedicarsi a qualcosa che è arrivata a noi tramite i suoi famosi fiori.
La sua fu una strada dura, difficile in tutti i sensi, ma nel suo cammino ci ha lasciato un dono che dopo tanti anni risuona ancora con le vibrazioni dei suoi fiori.
Purtroppo il tempo che ebbe a sua disposizione dalla scoperta dell’ultimo fu veramente poco e fece di tutto perchè il suo lavoro non si perdesse nel nulla lasciando scritti, facendo conferenze e dando istruzioni a Nora Weeks, la sua fedele assistente come la definiva lui.
Il suo lavoro fu oggetto di scontri tra la medicina allopatica e la sua naturale, ma ebbe anche da combattere contro la sua malattia, si sottopose a sforzi incredibili per portare avanti il suo lavoro, provò su di se l’effetto vibrazionale di tutti i fiori da lui creati con sapiente pazienza e provando soluzioni differenti che permettessero il poter “far cadere” nell’acqua la vibrazione energetica di ogni singolo fiore.
Pensò e trovò il modo di conservare i fiori e cercò di capire quali dare e a chi, ma non lasciò indicazioni di come somministrarli e come miscelarli a parte rescue remedy che è l’unica miscela da lui creata prima con tre fiori (impatiens, clematis e rock rose) e successivamente con 5 fiori (aggiungendo ai tre precedenti cherry plum e star of Bethlehem).
Fece una classificazione dei fiori dividendoli in 12 guaritori, 7 aiuti e 19 assistenti.
I fiori guaritori e aiuti li trovò in sei anni, mentre i 19 assistenti in meno di un anno, sicuramente se la sua vita fosse stata più lunga avrebbe trovato altri rimedi e ci avrebbe lasciato maggiori indicazioni su come poterli utilizzare al meglio.
Vediamo brevemente in ordine di scoperta i suoi fiori partendo dai guaritori per poi passare agli aiuti e infine agli assistenti.
I GUARITORI
Sono 12 e Bach li ha abbinati ai tipi animici, quelli che si potrebbero definire gli archetipi, in sostanza “come un individuo nasce” infatti in quel momento il nascituro non è ancora stato influenzato da nulla e nessuno, di conseguenza il “tipo animico” è la vera natura della persona, la sua struttura di base.
impatiens
E’ il fiore: dell’impazienza
Nome botanico: impatiens glandulifera
Nome italiano: non mi toccare

clematis
E’ il fiore: del radicamento
Nome botanico: clematis vitalba
Nome italiano: vitalba

mimulus
E’ il fiore: della ritrosia
Nome botanico: mimulus guttatus
Nome italiano: mimolo giallo

agrimony
E’ il fiore: della maschera
Nome botanico: agrimonia eupatoria
Nome italiano: agrimonia

chicory
E’ il fiore: della madre bisognosa
Nome botanico: cichorium intybus
Nome italiano: cicoria

vervain
E’ il fiore: dell’entusiasmo fanatico
Nome botanico: verbena officinalis
Nome italiano: verbena

centaury
E’ il fiore: della disponibilità
Nome botanico: centaurium umbellatum erythraea
Nome italiano: centaurea minore

cerato
E’ il fiore: della disperazione
Nome botanico: ceratostigma willmottiana
Nome italiano: piombaggine

scleranthus
E’ il fiore: dell’equilibrio
Nome botanico: sceranthus annuus
Nome italiano: sclerantos o fiore secco

water violet
E’ il fiore: della presunzione
Nome botanico: hottonia palustris
Nome italiano: violetta d’acqua

gentian
E’ il fiore: del pessimismo
Nome botanico: gentiana amarella
Nome italiano: genzianella

rock rose
E’ il fiore: del panico
Nome botanico: helianthenum nummularium
Nome italiano: eliantemo

GLI AIUTI
Sono 7 e sono relativi alle cronicità, sono fiori che si possono utilizzare per “potersi togliere di dosso” dei pesi psico-emotivi.
Bach all’inizio aveva messo in questo gruppo 4 fiori poi ne aggiunse altre 3 e li utilizzava quando i 12 guaritori non funzionavano.
Bisogna considerare il fatto che lui fu il pioniere dei fiori e che non aveva nulla su cui basarsi se non il suo intuito, le sue conoscenze e ciò che di volta in volta accadeva quando dava alle persone i suoi rimedi.
Se calcoliamo il tempo ridotto e la malattia sempre alle soglie certamente possiamo capire che grande forza d’animo e voglia di aiutare gli altri regnava nel suo cuore.
gorse
E’ il fiore: della speranza (sboccia in tutte le stagioni)
Nome botanico: ulex europeus
Nome italiano: ginestrome

oak
E’ il fiore: della stabilità
Nome botanico: quercus robur peduncolata
Nome italiano: quercia

heather
E’ il fiore: dell’eccentricità
Nome botanico: calluna vulgaris
Nome italiano: erica

rock water
E’: il rimedio della rigidità (non è un fiore, ma acqua purissima di fonte)
Nome botanico: non è un fiore
Nome italiano: non è un fiore

olive
E’ il fiore: dell’energia vitale
Nome botanico: olea europea
Nome italiano: ulivo

vine
E’ il fiore: dei tiranni
Nome botanico: vitis vinifera
Nome italiano: vite

wild oat
E’ il fiore: della vocazione
Nome botanico: bromus ramosus
Nome italiano: forasacco maggiore o avena selvatica

Si fa presente, però, che i fiori non sostituiscono le cure mediche, non sono medicinali ma rimedi che non contengono il fiore o una parte di esso, ma la sua vibrazione.
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La scorsa volta abbiamo parlato del sistema muscolare: la pelvi (muscoli) e problematiche, la prossima volta proseguiremo a parlare del corpo umano.
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