Il loro nome fu coniato negli anni ’50 dalla dottoressa Travell e dal dottor Simmons e lo scritto che fecero è ancora oggi considerato la pietra miliare di questo trattamento: essi definirono i trigger il flagello del genere umano.
Dai loro studi scoprirono che i trigger point, detti anche punti grilletto, erano già stati descritti centocinquant’anni prima nella medicina tradizionale cinese che risultò probabilmente essere un primo tentativo di “sconfiggere” i dolori dovuti ai trigger, ma è supponibile anche che essi fossero già stati scoperti e le tecniche già state usate migliaia di anni fa.
I trigger point sono zone rintracciabili sui muscoli con il trattamento miofasciale e spesso provocano dolore in una parte del corpo diversa da dove si trovano, essi sono dovuti spesso a posture scorrette che causano un accumulo di tensioni muscolari riconoscibili manualmente proprio per questa caratteristica, ossia la tensione, in zone del muscolo e se non trattati possono causare una mancanza di elasticità muscolare; altra caratteristica da aggiungere a quella sopra citata è la temperatura del trigger: infatti in quel punto il tessuto risulta essere più caldo di quello circostante.
Non ne sono esenti neppure i neonati ed i bambini visto che i trigger si possono creare in qualsiasi coppia di muscoli e considerando che tali coppie sono duecento è facile ipotizzare che spesso ci si possa ritrovare con questo spiacevole disturbo che causa disabilità, o meglio difficoltà, a condurre la propria vita lavorativa, sportiva e comunque di andamento quotidiano a causa del dolore che provocano.
Purtroppo vi possono essere dei punti grilletto presenti da tantissimi anni in uno stato latente, ossia ove non provocano un fastidio che possa generare un particolare interesse, ma con il tempo può sfociare un dolore acuto a causa del loro accumularsi nel tempo a nostra insaputa limitando i movimenti e causando rigidità alle giunture addirittura con danni irreversibili
Come avviene per la digitopressione, anche in relazione ai trigger, vi sono delle mappe corporee da seguire, ma la palpazione risulta essere la cosa migliore in quanto, il punto in questione, risulta essere riconoscibile a causa dell’intenso dolore che provoca.
La tecnica da eseguire consiste nel frizionare con forza per mezzo minuto in modo perpendicolare la fascia muscolare in questione aumentando la pressione man mano che il dolore diminuisce ed innescando una ipervascolarizzazione, quindi un aumento della circolazione sanguigna, che aiuterà il tessuto a tornare ad una condizione di omeostasi; oltre al trattamento di massaggio esistono anche terapie quali ad esempio le infiltrazioni di procaina, gli ultrasuoni e le stimolazioni elettriche ad alto voltaggio, ma in questi casi l’intervento va eseguito da un medico.
I punti dei trigger non sono quelli della digitopressione, anche se a volte coincidono, infatti con quest’ultima si va ad agire su accumuli e blocchi energetici e si lavora sui meridiani, mentre i trigger sono fenomeni fisici e non energetici tant’è vero che con la digitopressione non si irradia un dolore in un’altra zona del corpo, cosa che invece può avvenire comprimendo un punto trigger.
I punti dolenti non sono da confondersi con quelli dei trigger point infatti: un punto trigger ha bisogno di una certa pressione per causare dolore, mentre un punto dolente ne aumenta l’effetto doloroso anche senza una pressione eccessiva.
Pare che le persone affette di fibromialgia possano avere punti trigger diffusi oltre che i normali punti dolenti, utile è un trattamento trigger, ma spesso risulta essere di difficile sopportazione.
I punti trigger creano e ricevono deboli correnti elettriche misurabili con strumenti elettromiografici e questa attività elettrica in una piccola area dimostra che una piccola parte del muscolo è contratto.
La volta scorsa abbiamo affrontato l’argomento sui meridiani: coppia cuore e piccolo intestino, la prossima volta parleremo della coppia dei meridiani vescica e rene; hai perso il post che spiega le coppie di meridiani? Vai a vedere l’orologio degli organi-coppie dei meridiani.
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Il post da alcune informazioni e cenni sul corpo umano ed alcuni meccanismi di esso, quindi non si tratta di uno scritto medico e non vuole esserlo, è solamente una breve spiegazione. In caso di informazioni più appropriate si consigliano libri tecnici o consultare un medico.