Come abbiamo visto la volta scorsa la colonna vertebrale è formata da 32/33 vertebre, che possono arrivare anche a 34, e sono divise in gruppi; tra loro sono tenute da articolazioni semi-mobili e tra una vertebra e l’altra vi è il disco, se hai perso il post clicca qui.

Le vertebre cervicali, dette rachide cervicale, sono 7 e partono dalla parte alta della colonna vertebrale.

Vengono numerate dalla C1, che risulta impossibile da toccare in quando inserita all’interno del cranio, ed arrivano alla C7.

Insieme alla lombare sono i tratti più sollecitati e quindi più soggetti a dolori.

Il tratto del quale parliamo, quindi quello cervicale, viene suddiviso in due gruppi:

  • rachide cervicale superiore che comprende le prime 2 (C1 e C2)

  • rachide cervicale inferiore che comprende le altre 5 (dalla C3 alla C7)

RACHIDE CERVICALE SUPERIORE

Essa permette l’allineamento degli organi di senso che si trovano proprio nel cranio e, quindi, dell’udito e della vista ed i muscoli che ne permettono la mobilità sono differenti tra la zona anteriore (il muscolo lungo del collo, muscoli sovra e sotto-iodei e retti anteriori) e quella posteriore (grandi e piccoli retti laterale, inferiore e superiore).

Il compito di queste due vertebre è quindi la rotazione del capo.

Le prime due vertebre, molto differenti da tutte e altre, sono l’atlante e l’epistrofeo che permettono  la principale rotazione del rachide e tra di loro non è presente il disco intervertebrale, ma vi sono i legamenti e la capsula articolare.

Vediamole nel dettaglio:

  • atlante : che è la vertebra C1, è un anello osseo formato da un arco posteriore ed uno anteriore e lateralmente da due masse prive di processo spinoso e corpo vertebrale. I due massicci ossei sono articolati con l’epistrofeo ed i condili occipitali (processo articolare) tramite due fascette che sono una inferiore ed una superiore. Il suo nome è dovuto alla mitologia, infatti con esso si identificava il personaggio mitologico che portava il peso del mondo sulle sue spalle; simile è l’immagine con la quale si può identificare il capo come il mondo sorretto proprio da questa vertebra. Esso permette piccole flessioni laterali del capo
  • epistrofeo : che è la vertebra C2, ha un processo spinoso ed un corpo vertebrale e somiglia più alle vertebre che vanno dalla C3 alla C7 rispetto alla C1, ma si differenzia da loro per la grande apofisi ossea nella sua parte anteriore, ossia una sporgenza ossea, detta dente o processo odontoideo, che solo questa vertebra ha e che serve da perno di rotazione per l’atlante. Esso si può considerare come un residuo dell’atlante che su di esso gira permettendo le varie rotazioni della testa.

RACHIDE CERVICALE INFERIORE

Le vertebre di questa sezione sono quelle che permettono la flessione del capo avanti, indietro e lateralmente.

Ad esso appartengono le vertebre dalla C3 alla C7, anch’esse sono piccole, hanno i processi spinosi particolarmente lunghi nell’ultima vertebra (C7); presentano apofisi unciniformi sia nella parte inferiore che superiore dei corpi vertebrali e tra loro si articolano tramite due fascette cartilaginee.

IL DOLORE ALLA CERVICALE

Spesso si ha dolore alla zona cervicale  perchè i dischi infravertebrali, presenti dalla C3 alla C7, sono compressi: nel momento in cui c’è la trazione le vertebre si allontanano le une dalle altre ed il disco è come se potesse prendere un pò di fiato, non c’è più la compressione : la maggior parte del danno che ci può essere alla cervicale è quando il disco viene compresso troppo dalle vertebre l’una sopra l’altra perchè i muscoli contraggono troppo la cervicale e quindi questi dischi troppo bombati (perchè schiacciati) premono sui nervi che passano tra i processi articolari (quelli degli agganci tra vertebre per l’impilamento).

Tante volte le persone dicono che hanno dolore alla cervicale, ma se toccando le vertebre queste non fanno male allora sono i muscoli nella zona cervicale che fanno male, esso può irradiarsi sino al braccio destro o sinistro, difficilmente in entrambi, arrivando alla mano nella quale si sentirà un formicolio sino ad alcune dita.

Dopo un trattamento cervicale la persona può stare subito peggio, ma anche il giorno dopo, e potrebbe avere delle vertigini: questo è dovuto al fatto che se vi era tanta tensione ed il muscolo risultava particolarmente contratto possono essere state “infastidite” le arterie che portano il sangue al cervello o che la fascia muscolare della zona cervicale, che è connessa a tutta la parte della testa, trattiene ancora delle tensioni. 

Vai a vedere il trattamento cervicale.

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La scorsa volta abbiamo parlato del perchè dei trattamenti energetici ed in cosa consistono, la prossima volta parleremo del passaggio energetico e dell’autopranoterapia.

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Il post da alcune informazioni e cenni sul corpo umano ed alcuni meccanismi di esso, quindi non si tratta di uno scritto medico e non vuole esserlo, è solamente una breve spiegazione. In caso di informazioni più appropriate si consigliano libri tecnici o consultare un medico.

Laura Barocci - Operatrice in discipline Bio-Naturali - Partita IVA IT03346200102 - C.F. BRCLRA65S69D969V
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