Molti non sanno che le vertebre sono collegate ai denti, spesso vi sono state opinioni contrastanti per riuscire a comprendere se i denti influenzavano le vertebre oppure se fossero queste ultime ad influenzare i denti ed ancora non si è arrivati a comprenderlo, un pò come il riuscire a scoprire se è nato prima l’uovo o la gallina, ma c’è da fare una considerazione: nel feto si crea la colonna vertebrale ed il bimbo nasce con essa mentre è sprovvisto di denti che arriveranno dopo parecchio tempo, in base a questa considerazione si potrebbe pensare che è la colonna vertebrale a condizionare i denti e non il contrario.
Sta di fatto, comunque, che essi sono interconessi, lo dimostra anche il fatto che una normale dentatura è composta da 32 denti e le vertebre sono, normalmente, 32 anche se a volte sono di più perchè variano quelle del coccige.
I collegamenti che abbiamo tra colonna vertebrale e denti sono soprattutto in relazione con l’arcata superiore:
- incisivi: la cervicale
- i canini: sulle prime dorsali
- i premolari: su tutte le dorsali
- i molari: su lombari e sacro
Non dobbiamo neppure dimenticare che ad ogni dente è collegato anche un organo.
Arcata superiore:
- i primi incisivi (quelli più frontali): grosso intestino
- i secondi incisivi: vescica biliare
- i canini: intestino tenue
- i premolari: stomaco
- i primi due molari: sistema immunitario
- l’ultimo molare: utero e prostata
Arcata inferiore:
- i primi incisivi (quelli più frontali): polmoni e vie respiratorie
- i secondi incisivi: fegato
- i canini: intestino, cuore
- i premolari: milza, vescica urinaria e reni
- i primi due molari: sistema discale (il disco che si trova tra le vertebre)
- l’ultimo molare: ovaie e testicoli
Visto i vari collegamenti naturali che abbiano all’interno del nostro organismo, bisogna anche considerare quelli emotivi che possono portare modifiche alla postura con conseguente alterazione della colonna vertebrale che si riverserà anche sui denti, infatti se una persona è timida tende a chiudersi non solo emotivamente, ma anche fisicamente tenendosi chiuso più a ricchio, la schiena sarà più incurvata, mentre l’espansivo e sicuro di se terrà la testa alta e la colonna in una posizione eretta; quindi anche lo stato emotivo, che fa parte del nostro carattere e che quindi non è momentaneo, ma prolungato nel tempo, influisce portando ad avere eventuali problematiche.
Possiamo notare anche su noi stessi questa modifica posturale a seguito delle emozioni che proviamo: il giorno che siamo sereni e felici, oppure sicuri di noi per un qualunque motivo ci atteggiamo in modo aperto, mentre se siamo tristi avremo quella posizione da “portare lo zainetto sulle spalle”: la testa sarà bassa, lo sguardo principalmente verso il basso, la schiena incurvata.
Ovviamente in tutto questo insieme non dobbiamo scordare che hanno un gioco importante anche i muscoli che potranno subire delle modifiche dallo stato di normalità, modifiche che si ripercuoteranno anche sulla masticazione.
La colonna vertebrale e la bocca sono in continua comunicazione attraverso delle fasce muscolari che creano delle catene muscolari ed in mezzo a tutto ciò vi è un osso: l’osso ioide.
L’osso ioide, seppur piccolo, è di un’importanza estrema, è l’unico osso del corpo che non ha un’articolazione, ossia non si articola con nessun altro osso, ma è sospeso nella zona della gola, si trova alla radice della lingua a livello della terza vertebra cervicale, tra l’attaccatura del collo sotto al mento ed il pomo d’Adamo, ed è tenuto da fasci muscolari ove passano le muscolature agganciate alla mandibola ed al collo, esso è il nesso di comunicazione tra le forze masticatorie che si sviluppano in bocca e che vengono trasferite attraverso i muscoli colpendo l’osso ioide e grazie ad altri muscoli arriva alla cervicale, che è il primo tratto della colonna vertebrale, e da qui si ripercuote in tutto il rachide.
E’ stato eseguito anche un test dove hanno passato ai raggi X una persona alla quale è stata data una gomma da masticare chiedendo di rimanere ferma durante la masticazione: si vede lo scheletro che mastica la gomma e la colonna vertebrale che inizia ad ondeggiare lievemente, quindi a fare del movimenti compensatori a questa masticazione.
Quando mastichiamo, indipendentemente da cosa mastichiamo, all’interno della bocca si sviluppano delle forze stimate in 70 Kg per centimetro quadrato ciò significa che su un molare, che è circa 1 cm quadrato, si fa una forza di 70 kg nell’insieme di tutti i denti, quindi nell’insieme di più cm quadrati che vi sono nell’occlusione dell’essere umano, si può stimare una forza occlusiva di 250 kg, si pensi che un pitbull arriva a 500 kg di forza occlusiva.
Il più grosso muscolo masticatorio è il massetere, ma non è il solo infatti ve ne sono altri tra cui il muscolo temporale che si inserisce verso il massetere.
Le forze occlusive vergono assorbite dalle radici dei denti, esse servono da ammortizzatori, e dall’osso, ma debbono trovare una forma di scarico e l’osso ioide ha il compito di assorbire queste forze masticatorie e trasmetterle alla colonna vertebrale dove le forze si vanno a scaricare, quindi se un dente si storce questo va ad influenzare la colonna vertebrale in quanto vi è una modifica sulla masticazione.
Ogni dente ha una sua posizione per natura che però viene modificata in base a come si tiene la colonna vertebrale, infatti tanto più la colonna vertebrale è in armonia tanto più queste forze si sviluppano anche in bocca e di conseguenza anche la dentatura avrà una sua armonia.
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La scorsa volta abbiamo parlato della storia del reiki: Hawaio Takata (la leggenda di Mikao Usui ed i primi due miracoli del Reiki), la prossima volta parleremo della storia del reiki: hawaio takata (la leggenda di mikao usui ed il terzo miracolo del reiki)
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Il post da alcune informazioni e cenni sul corpo umano ed alcuni meccanismi di esso, quindi non si tratta di uno scritto medico e non vuole esserlo, è solamente una breve spiegazione. In caso di informazioni più appropriate si consigliano libri tecnici o consultare un medico.