Nasce in India circa 6000 anni fa e risale allo sciamanesimo, è un rito alchemico, toccò tantissimi paesi del mondo e venne praticato da due terzi della popolazione mondiale.
La parola tantra è composta da “tan” che significa estensione, espansione, stiramento e la parola “tra” che significa liberare, sciogliere, ma la traduzione di tantra è “libro” o “libro pratico” ossia che contiene informazioni tecniche, occupandosi anche di filosofia, infatti il tantra è un insieme di testi sacri con insegnamenti spirituali di origine indiana appartenenti principalmente al buddismo ed induismo che rivelano i metodi per il corretto risveglio della Kundalini abbinata alla dea Shakti.
Il Tantra si concentra sulla pratica dell’espansione della coscienza e dell’integrazione del divino nella vita quotidiana, attraverso l’utilizzo di tecniche rituali, meditative e sessuali. I praticanti del Tantra credono che l’universo sia un tutto interconnesso, dove ogni cosa è sacra e ogni aspetto della vita può essere utilizzato come strumento per raggiungere l’illuminazione.
La pratica del Tantra comprende l’utilizzo di mantra, yantra, mudra e tecniche di meditazione, insieme alla pratica di attività fisiche come yoga e arti marziali. La sessualità è anche considerata un aspetto importante della pratica del Tantra, con l’utilizzo di tecniche sessuali come la “karezza” e il “coito sacro” per sviluppare una connessione spirituale tra i partner.
Il Tantra è una filosofia molto ampia e complessa, che comprende molte scuole di pensiero e pratiche diverse. Alcune forme di Tantra possono essere più esoteriche e difficili da comprendere, mentre altre possono essere più accessibili e praticabili per tutti. Nonostante ciò, il Tantra è sempre stato associato con la ricerca dell’illuminazione e della realizzazione spirituale, e viene considerato una pratica molto potente e trasformativa.
Il risveglio della Kundalini se viene effettuato nel modo corretto, quindi secondo i metodi della disciplina tantrica, da all’essere umano la possibilità di elevarsi sino al potere spirituale: è un viaggio che si potrebbe definire eroico dove si passano i livelli che vanno dall’inferno al paradiso per scoprire che essi sono una l’immagine speculare dell’altra per poter giungere alla liberazione ed all’illuminazione e di conseguenza all’unione con il Divino.
Scopo del tantra è quello di attivare la Kundalini mantenendo in perfetto equilibrio l’energia femminile e maschile che si trova dentro ad ognuno di noi; in mancanza dei giusti requisiti di conoscenza, di meditazione, di comprensione dei processi mentali e della consapevolezza è bene non addentrarsi nella pratica del tantra rischiando il risveglio della Kundalini senza la supervisione di un Maestro che sappia gestire tale situazione.
Il tantra indica l‘energia divina che risiede in ogni corpo umano e da indicazioni pratiche per poterla gestire; il Bhairava tantra è l’insieme di 64 opere sacre a cui si rifanno molte religioni, soprattutto indiane, che parlano della visione metafisico-religiosa ove l’aspetto del cosmo, e quindi compreso l’individuo, sono una manifestazione di Dio: si parla di un’unione tra l’Universo, l’individuo e Dio ed esso influenza le scuole di yoga e da origine ad una nuova scuola buddista.
Si sono creati nel tempo vari tipi di tantra : il tantra della mano destra, il tantra della mano sinistra, il tantra bianco, il tantra rosso, etc.
E’ una tradizione millenaria orientale ed a differenza di altri percorsi spirituali privilegia il corpo e la sessualità vista non come sesso, ma come mezzo per andare oltre, per una coscienza trascendente, ossia al di là rispetto a questo mondo, in sostanza porta all’unione con Dio.
Il concetto filosofico del tantra è l’idea di sacralità del mondo, quindi portare chi lo pratica a trasformare ogni cosa della vita quotidiana in qualcosa di divino, la via da perseguire tramite il tantra è quella della realizzazione spirituale portando ad una profonda accettazione della vita trasformando l’amore in meditazione, il corpo è utilizzato come esperienza di vita, come creazione del potere divino ed è considerato il tempio di Dio.
Lo scopo di questo trattamento è quello di portare il soggetto ad una coscienza umana conducendolo all’illuminazione, quindi al Divino, attraverso la consapevolezza, quindi si parla di crescita interiore per il benessere sia fisico che psicologico, un migliorare i rapporti con gli altri e la vita amorosa.
Le tecniche sono di meditazione, con la ripetizione di mantra, il controllo della respirazione e la posizione yoga per poter effettuare un riequilibrio energetico dei chakra e conseguente purificazione.
A differenza di altri trattamenti usa il corpo con i suoi sensi, i sentimenti e la sessualità, non parla di sesso, ma di spiritualità e meditazione, di portare coscienza ed equilibrio alle energie e lasciar andare i sensi di colpa sulla sessualità.
La devozione viene rivolta alla Dea Shakti ed al Dio Shiva e quindi ogni donna si manifesta con il principio femminile Shakti ed ogni uomo con il principio maschile Shiva.
Alla Dea Shakti viene attribuito il nome Kundalini e prima di ogni pratica ci si rivolge a lei con una preghiera.
E’ bene seguire la filosofia tantrista con una guida, detta Guru, che porta al conseguimento della liberazione (moksa) e della rinascita (samsara).
Da qui è chiaro capire che il tantra non è come è stato importato in occidente trasformandolo in pratiche a scopo sessuale, annientando totalmente le parti più importanti del tantra: quella spirituale e meditativa.
Nulla di osceno o perverso si nasconde dietro a questa pratica, ma l’occidente non è stato capace di vedere oltre al corpo materiale, riducendo il tantra ad incontri di bassa lega per un piacere puramente sessuale che non è di competenza di questa tecnica religiosa millenaria.
L’atto sessuale è collegato all’affettività ed il tantra si avvicina ad esso come al tempio del Divino; questo spiega come mai ci sono tante sculture erotiche al di fuori dei templi indiani, il sesso è sacro ed è un sentimento d’amore, per questo che questa pratica si adatta benissimo a coppie che si amano e/o che vogliono ritrovarsi, non certamente a persone sconosciute o che non provano sentimenti reciproci, in tal caso non vi sarebbe una componente fondamentale: l’amore.
Praticando il tantra non va enfatizzato l’aspetto sessuale, ma la bontà, l’amore, il benessere e la sessualità sacra per armonizzare l’energia yin e yang.
I benefici del tantra sono tantissimi, così come avviene con gli altri trattamenti di discipline bio-naturali, anch’esso lavora sui chakra ed il loro equilibrio e segue, quindi, le stesse teorie.
Il tantra viene praticato usando “mura” (ossia posizioni specifiche delle mani, degli occhi e del corpo), mantra, respirazione e meditazione, mandala (forme geometriche, cerchi e quadrati, simbolici per la via che l’essere umano deve percorrere nel superamento della materialità), concentrazione.
SHAKTI E SHIVA

SHAKTI
Essi sono gli Dei che simboleggiano i due principi eterni ed assoluti, vengono rappresentati dall’uomo (Shiva) e dalla donna (Shakti) che con la loro danza magica liberano le loro forze grazie alle vibrazioni ed al ritmo di esse.

SHIVA
La radice di Shiva è Shak che significa potenza, capacità di agire e fare: Shiva è la forza che, però, diventa attiva solo se unita all’energia di Shakti, senza di essa Shiva è Shava ossia un essere che si ciba di energia e materia.
Shiva ha un potere penetrante e simboleggia l’irriducibilità del divino e del sacro, è lo spirito inteso come possibilità (Purusha), Shakti è una porta d’ingresso verso ciò che non è terreno, verso la comprensione dell’esistenza, è la potenza, è l’energia del mondo (Prakriti) e dalla loro unione si creano la realtà, la consapevolezza, la potenza ed essendo Shiva il fuoco (yang) e Shakti l’acqua (yin) con la loro unione tantrica si crea un amore mistico (spirituale)
YONI E LINGAM
Yoni e Lingam sono associati agli Dei Shakti (yoni) e Shiva (lingam).

YONI
Immagine presa su https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e1/Cattien_stone_yoni.png
E’ il termine che indica i genitali femminili e quindi la nascita, il luogo di riposo, la fertilità, l’origine e la casa.
E’ associato alla Dea Shakti ed è rappresentato da una pietra di forme differenti con una fessura, onorata come tempio sacro è sede del potere cosmico.

LINGAM
immagine presa su https://www.bestyogashiatsu.com/wp-content/upload/2012/01/assam-bengala2009-1-222.jpg
E’ il termine che indica i genitali maschili e quindi la forza della natura.
E’ associato al Dio Shiva ed è rappresentato da una pietra cilindrica.
LINGAM
Il lingam è un simbolo sacro che rappresenta lo Shivaismo, una delle principali correnti dell’Induismo. Il lingam è comunemente rappresentato come una colonna eretta, di solito di pietra, che rappresenta la forza creatrice dell’universo, che si manifesta in Shiva, la divinità suprema dello Shivaismo.
Il lingam ha una serie di significati simbolici e mistici. Rappresenta l’unione di Shiva e Shakti, ovvero il maschile e il femminile, la coscienza e l’energia creatrice dell’universo. Inoltre, il lingam rappresenta anche il principio di vita e di morte, la fertilità e la rigenerazione, il potere creativo e distruttivo della natura e l’eternità dell’universo.
Il lingam è venerato come un simbolo sacro e viene utilizzato come oggetto di meditazione e di preghiera. Nelle cerimonie religiose dello Shivaismo, il lingam viene lavato, incensato e decorato con fiori e offerte di cibo e incenso. I devoti toccano il lingam con la fronte, le mani e il petto, come segno di rispetto e devozione.
YONI
Insieme al lingam, lo yoni rappresenta la dualità maschile-femminile e il principio dell’unione degli opposti, ovvero l’unione di Shiva e Shakti nello Shivaismo.
Lo yoni è rappresentato da una base piatta o una cavità circolare, che simboleggia il principio femminile, l’utero o il grembo della divinità madre. Il termine sanscrito “yoni” significa letteralmente “luogo di nascita” o “organo genitale femminile”, ma nel contesto religioso dello Shivaismo, lo yoni rappresenta la fonte della vita e della creatività femminile.
Lo yoni è spesso rappresentato insieme al lingam, come una sorta di contenitore che rappresenta il principio femminile che accoglie e completa il principio maschile del lingam. Insieme, questi due simboli rappresentano la creazione dell’universo e la dualità di forze che lo compongono.
Lo yoni è considerato un simbolo sacro e viene utilizzato in molte cerimonie religiose dello Shivaismo, dove viene venerato come il principio femminile della divinità e della creazione.
Lo Yoni, come il Lingam, spesso conosciuti come trattamenti di carattere olistico, non vanno confusi con trattamenti di carattere sessuale, vengono effettuati nella zona tra il 1′ ed il 2′ chakra con lo scopo di aiutare a risolvere problematiche e/o disturbi correlati alla zona intima ed alla sessualità, nonché all’accettazione di se stessi, aiutano contro le tensioni fisiche e psichiche per portare l’equilibrio yin e yang agendo sulle energie.
La scorsa volta abbiamo parlato del body massage, la prossima volta parleremo del massaggio a 4 mani.
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