La scorsa volta abbiamo visto l’esperimento della doppia fenditura di Young avvenuta nel 1801 con la quale si sostenne che le particelle elementari di materia che passano attraverso due fessure (le fenditure) in una lamina si comportano in modo differente a seconda che queste vengano o no osservate, di conseguenza esse possono essere considerate come particelle o come onde e quindi che la realtà è creata dall’osservatore e sempre lui sarà a modificarla.
Nel 1864 il fisico scozzese James Clerk Maxwell, nato il 13 giugno 1831 a Edimburgo in Scozia e deceduto il 5 novembre del 1879 a Cambridge in Inghilterra, contribuì con la teoria del campo elettromagnetico allo sviluppo della fisica, ma non solo infatti egli fece anche la prima formulazione statistica della teoria cinetica dei gas (ossia quella che descrive un gas come piccole particelle che si muovono continuamente e che vanno a scontrarsi contro le pareti del contenitore in cui si trovano e tra di loro e con questo si possono spiegare le principali proprietà dei gas che sono: il volume, la pressione e la temperatura).
Maxwell sosteneva che la luce è un’onda di natura elettromagnetica ed il colore è la frequenza della luce.
Le onde elettromagnetiche sono date dalla combinazione di campi elettrici e magnetici variabili e si diffondono nello spazio grazie alla caratteristica del moto ondulatorio; esse creano il campo che è responsabile dell’interazione elettromagnetica che fa parte di una delle quattro forze fondamentali dell’Universo.
Queste onde non necessitano di un mezzo materiale per potersi propagare, infatti si generano anche nel vuoto ed in quest’ultimo hanno una velocità, che in base ai calcoli di Maxwell, è di 300.000 Km/s, quindi uguale alla velocità della luce nel vuoto; ovviamente la velocità può variare a seconda del mezzo nel quale si propagano; se ad esempio l’onda magnetica si propaga tramite un mezzo materiale questo può assorbire l’energia dell’onda o trasmetterla a seconda della loro frequenza.
Dobbiamo sapere che l’Universo è fatto di energia e quindi esso è un campo elettromagnetico con una sua frequenza (il freddo ha una frequenza, il caldo ha una sua frequenza e così via), ma anche ogni organo del nostro corpo emette il suo campo elettromagnetico come somma dei campi generati dalle varie cellule.
Il cem (campo elettro magnetico) interno dell’uomo contiene, come è stato scoperto, molte informazioni che vengono emesse anche esternamente e l’energia irradiata è in relazione: alla salute, alle emozioni ed alla vitalità.
L’epigenetica, che studia le variazioni genetiche che non alterano il Dna dovute a modifiche ereditabili, conferma che ogni frequenza può interagire con il nostro corpo, o meglio con la sua banda, dal livello più piccolo a quello più grande.
Ritornando a Maxwell a lui si deve, anche, la sua equazione che è un sistema di quattro equazioni che hanno dato come risultato un’unica interazione elettromagnetica unendo le interazioni elettriche e magnetiche.
Prima ho fatto cenno alle forze fondamentali della natura, ossia alle forze dell’Universo, esse sono quattro:
- elettromagnetismo (interazione elettromagnetica) (MS)
- forza gravitazionale (interazione gravitazionale)
- interazione forte (interazione nucleare forte) (MS)
- interazione debole (interazione nucleare debole) (MS)
In fisica esse sono considerate alla base dell’Universo, quindi dei fenomeni fisici e della materia.
Tre di esse sono state riunite in un modello detto “modello standard” (MS), mentre la forza gravitazionale è ancora oggi in fase di studio in quanto si cerca di capire come poter fare per unirla alle altre, un’ipotesi è stata quella della “teoria del tutto”, conosciuta anche come TOE (theory of everything) che vedremo la prossima volta, ma scopriremo anche tanto altro su questo argomento affascinante che è la quantistica.
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La scorsa volta abbiamo parlato delle ossa degli arti inferiori: femore, tibia e perone, la prossima volta parleremo delle ossa dei piedi.
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