Nei post precedenti abbiamo visto come materia e realtà sono state considerate nel tempo, ma cosa è veramente la realtà.

Questo argomento è spesso stato preso in considerazione e fiumi di parole sono state dette, e scritte, per poterla spiegare; mi immagino scienziati che studiano come definire questa realtà così vera o così falsa da ingannarci e condurci per tutta la vita.

Alla fine degli innumerevoli scontri, dibattiti, ire, urli, che possiamo immaginarci quando un argomento viene discusso fervidamente e soprattutto da chi dovrebbe dare una risposta scientifica a ciò che è astratto, e quindi palesemente non concreto e visibile, risulta esservi un pensiero, sempre più comune, che la realtà la si crea; l’esperimento più citato è sicuramente quello della doppia fenditura di Thomas Young dove si ipotizza che l’osservazione modifica la realtà e quindi è chi osserva che ne crea una sua ed unica.

Il cervello ha dei meccanismi atti a velocizzare il processo di interpretazione, ossia va a “pescare” nella memoria immagini già esistenti per ricreare ed interpretare ciò che sta osservando, o pensando, costruendo in questo modo la sua realtà che si può definire ridotta in quanto non sempre ciò che si vede o si pensa corrisponde a ciò che realmente è.

Facciamo un semplice esempio: sicuramente ci sarà spesso capitato di osservare dei quadri e vederli completi, con tutti i dettagli, ma se andiamo a vedere da vicino alcune parti non risultano essere dipinte realmente come dovrebbero, spesso i tratti del volto (gli occhi, le sopracciglia, etc) oppure un volo di gabbiani non sono reali: se osserviamo con attenzione noteremo che siamo noi a dare le forme precise perchè sappiamo esattamente come sono nella realtà, ma nel quadro viene solamente dato un cenno, un abbozzo, che andrà a creare in noi un’illusione di tangibile realtà.

Quindi creiamo con la nostra mente ciò che realmente manca, anche se non esiste, ma non ci facciamo caso: a noi appare davanti agli occhi e questo ci basta per definire reale e indiscutibile ciò che non è esistente.

A questo punto è chiaro che la realtà viene creata da chi sta osservando e questo crea pensieri, reazioni ed emozioni, spesso inconsci, di una realtà scelta tra infinite possibilità che, indipendentemente da tutto, ci da sempre ed assolutamente ragione.

Noi siamo in grado di influenzare la realtà in maniera del tutto inconsapevole, ma in modo talmente tanto incisivo da farci reagire e farci comportare in un determinato modo piuttosto che in un altro scatenando in noi emozioni più o meno positive.

C’è da chiedersi come mai e cosa accade, quindi, a questo punto.

Noi abbiamo, nel nostro inconscio, verità ed emozioni ormai talmente tanto radicate che fanno parte delle nostre memorie cellulari che ci accompagnano per tutta la vita, modificandosi ogni qual volta venga “inserito nel cervello” un nuovo dato che ci permette di rielaborare il tutto, come se fosse un nuovo dato all’interno di un programma del computer, ma ciò che abbiamo imparato nei primi anni di vita saranno memorie talmente tanto radicate che spesso ci ostacoleranno in determinati processi evolutivi (è il nostro software di fabbrica con i primi programmi). 

In base a ciò che proviamo, al clima emozionale che creiamo, emaneremo un’energia che vibrerà ad una certa frequenza attirando a noi ciò che ha la stessa frequenza.

Capisco che per molti scettici sarà difficile comprendere questo passaggio, ma cecherò di spiegarlo nel modo più chiaro e comprensibile.

Partiamo dal punto in cui se abbiamo paura di qualcosa non basta dire “non voglio avere paura” quando invece dentro di noi tremiamo dalla paura, non basta dire “voglio essere felice” se dentro di noi vibriamo con le frequenze della tristezza.

Allora come possiamo gestire questa cosa, come possiamo modificarla?

Continua …

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La scorsa volta abbiamo parlato delle ossa della testa: lo splancnocranio, la prossima volta parleremo delle ossa della testa: le suture craniche.

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