La pranoterapia spesso si è trovata accusata della sua mancanza di potenzialità relegandola, agli occhi di molti, pratica inutile, occulta, magica, ma esperimenti di laboratorio e scientifici sono stati effettuati sui pranoterapeuti con risultati tangibili.

Il fatto che l’energia non sia visibile non implica che non esista: tutti i giorni utilizziamo una moltitudine di apparecchiature elettroniche via wi-fi e non si vedono i collegamenti pur essendoci e non è magia, tutti i giorni respiriamo l’aria ed anch’essa non è magia, ma nessuno è in grado di vederla, quindi non sempre ciò che non si vede non esiste: sono solo i nostri occhi che non sono in grado di vedere ogni cosa che li circonda.

La scienza per riconoscere scientifica una pratica ne richiede lo stesso risultato per tre volte consecutive indipendentemente dal luogo, dall’operatore e dal ricevente; ovviamente visto le tipologie delle persone trattate e quelle degli operatori questa prova risulta essere impossibile causa le innumerevoli varianti; purtroppo non viene considerato il risultato singolarmente e non solo, nella prova il considerare che ognuno possa effettuare questa pratica è impossibile, infatti chi non è pranoterapeuta non ha la possibilità di emanare la sua energia in una quantità tale da poter essere sufficiente nel contrastare un qualunque disturbo o problema, e purtroppo la scienza non parla solamente di operatori del mestiere, ma di chiunque anche senza essere emettitore energetico di un certo livello.

Tutte queste varianti fanno si che questo tipo di trattamento non sia considerato “provato scientificamente”, infatti dovrebbe dare per tre volte consecutive ovunque ed effettuato/ricevuto da chiunque lo stesso risultato; alla luce di tale obbligo si evince ovviamente che sarà impossibile ottenere la scientificità della pranoterapia, a meno che un giorno non ci siano attrezzature in grado di “vedere” le energie sottili così come è accaduto in passato per altre tipologie invisibili (vedi ad esempio gli acari, invisibili ad occhio nudo).

A seguito di quanto sopra esposto pare chiaro che la scienza non annoveri tra le sue pratiche una che non possa dare i risultati da protocollo, ma questo non implica il fatto che essa non funzioni: non è riconosciuta soltanto per come è strutturato il meccanismo scientifico.

Malgrado tutto la scienza continua a studiarla per dare una risposta e spiegare parecchi fenomeni di “guarigioni miracolose” che sono conseguenti a trattamenti pranoterapici.

ENERGIE RADIIANTI DEL CORPO

Le emissioni sono basse ed accompagnate da proiezioni di fotoni (sono i “quanti” dei campi elettromagnetici: campi di tensione che spiegano fenomeni naturali come elettricità, magnetismo e luce).

DISIDRATAZIONE (MUMMIFICAZIONE)

Ossia la conservazione di tessuti viventi ponendo le mani ad una certa distanza da ciò che viene trattato; ovviamente, in questo caso, non si può certamente parlare di effetti speciali o trucchi vari visto l’evidenza tangibile di ciò che viene trattato e conseguentemente mummificato.

AZIONE SU PIANTE E SEMI

Quante volte si sente parlare di “pollice verde”, il cui contrario è il “pollice nero”: quindi esistono persone con le quali le piante godono di ottima salute ed altre muoiono inspiegabilmente.

ESPERIMENTI SU ANIMALI

A sostegno qui troviamo un esperimento condotto su trecento topolini di laboratorio suddivisi in tre gruppi uguali ai quali sono state provocate delle ferite; un gruppo non è stato trattato, uno è stato trattato da persone non pranoterapeuti ed un gruppo da pranoterapeuti.

Il risultato di questo esperimento ha dato modo di constatare che i topolini trattati dall’ultimo gruppo sono guariti più in fretta mentre gli altri più lentamente.

ESPERIMENTI SU MICRO-ORGANISMI

Sono stati effettuati esperimenti su funghi patogeni ed i risultati sono stati eccellenti.

AZIONE SU MATERIALE BIOLOGICAMENTE ATTIVO

L’esperimento è stato condotto sulla tripsina (è un enzima prodotto dal pancreas) che cresce a contatto di campi magnetici, e si è visto che con la  pranoterapia essa aveva una crescita enorme.

IMPRESSIONE SU LASTRE FOTOGRAFICHE (FOTO KIRLIAN)

Le foto kirlian riproducono l’aura emessa dai soggetti che si sottopongono a tale tecnica e rendendo possibile riconoscere chi ha una maggiore emissione energetica.

ESPERIMENTI SULL’UOMO

Tramite la teletermografia che è un esame che consente di misurare la temperatura corporea: con essa si è evidenziato il cambio di temperatura alle mani nel pranoterapeuta quando opera e non nel soggetto non pranico.

ESPERIMENTI SULL’ACQUA

Dagli esperimenti effettuati l’acqua trattata da un pranoterapeuta modifica la reazione all’oro colloidale, la reazione chimica sull’oro non modifica se diluito in acqua trattata da pranoterapeuti, mentre se essa è trattata da soggetti non pranici modifica.

ALLORA PERCHE’ NON SEMPRE FUNZIONA E NON A TUTTI?

C’è da dire che non sempre essa funziona su tutti in modo visibile, in quanto non tutti i disturbi possono essere eliminati o diminuiti con questa pratica se la loro causa non è a seguito di uno squilibrio energetico: si andranno, quindi, a portare in equilibrio le energie che andranno a migliorare lo stato di benessere generale della persona, ma potrebbe non essere il trattamento giusto per la problematica in questione del soggetto trattato se di origine diversa da quella di squilibrio energetico.

Da non sottovalutare, anche, il fatto che non tutte le persone lasciano aperto un canale di energia, sia in entrata che in uscita, nel quale il pranoterapeuta dovrebbe “passare” per operare: mancando questo passaggio l’operatore si trova “la porta chiusa” del ricevente che lo rifiuta consciamente od inconsciamente rendendo impossibile effettuare il trattamento.

La mente scettica e che non crede alla medicina naturale, ed ancora meno a quella che tratta l’energia, non permette ad esse di entrare in comunicazione tra loro; volendo rendere visibile questa situazione è come trovarsi una riduzione di careggiata in autostrada che impone il non poter passare, oppure una porta chiusa attraverso la quale è impossibile entrare.

Più che placebo sarebbe da definirsi che non da risultati se il soggetto non l’accetta o non ha disturbi energetici, questo non è un effetto placebo, ma reale.

E’ da considerarsi anche la carica energetica che il pranoterapeuta ha nel momento in cui opera : se troppo bassa non darà alcun risultato o vi sarà un risultato poco apprezzabile.

Vuoi sapere quando si può effettuare un trattamento di pranoterapia? clicca qui.

Hai perso la prima parte? clicca qui.

La scorsa volta abbiamo parlato di quantistica: la sua teoria, la prossima volta parleremo della riflessologia plantare e la sua storia.

Per vedere tutti gli articoli usciti clicca qui.

Hai delle domande? Vedi se ci sono già le risposte in domande frequenti – faq. scorrendo la pagina sino in fondo.

Non ci sono le risposte? Scrivimi.

Laura Barocci - Operatrice in discipline Bio-Naturali - Partita IVA IT03346200102 - C.F. BRCLRA65S69D969V
© 2023. Tutti i diritti riservati.