IL POLSO

Il polso è quell’articolazione del corpo umano che si trova tra avambraccio e mano, essa è di tipo sinoviale ossia che la cartilagine articolare fa scivolare le superfici delle ossa e che ha grande mobilità, infatti ci permette di poter girare la mano; l’articolazione sinoviale è conosciuta anche con i nomi diartrodiale o diartrosi derivanti dalla parola greca diarthrosis (articolazione).

Il polso permette alla mano vari movimenti:

  • estensione della mano, ossia piegare la mano all’indietro come voler toccare il polso con il dorso della mano (il suo movimento uguale e contrario è la flessione)
  • flettere la mano, ossia piegare la mano in avanti, come voler toccare il polso con le dita (il suo movimento uguale e contrario è l’estensione)
  • deviazione ulnare della mano, ossia girare la mano come voler toccare l’ulna con il mignolo, ad esempio mettendo una mano sul tavolo girare verso l’esterno la mano (il suo movimento uguale e contrario è la deviazione radiale)
  • deviazione radiale della mano, ossia girare la mano come voler toccare il radio con il pollice, ad esempio mettendo una mano sul tavolo girare verso l’interno la mano ( (il suo movimento uguale e contrario è la deviazione ulnare)
  • circonduzione della mano, ossia la rotazione della mano quindi il poter mettere insieme i quattro movimenti sopra elencati in successione formando dei cerchi sia in senso orario che antiorario

Le ossa che prendono parte a questa articolazione sono quelle del carpo semilunare e scafoide, che sono due ossa carpali, che interagiscono con l’estremità distale del radio.

Le ossa del carpo, dette ossa carpali, sono otto ed hanno la forma irregolare ed appartengono a quella parte prossimale, ossia più vicina all’avambraccio, dello scheletro della mano e si trovano per l’appunto tra l’avambraccio e le ossa metacarpali, ossia quelle intermedie della mano.

Guardandole si vedrà che sono divise in due file:

  • una fila è subito sopra alle ossa metacarpali, che sono cinque, ed è detta fila distale, alla quale appartengono le ossa capitato e trapezio
  • una fila è vicino a ulna e radio, detta fila prossimale, alla quale appartengono il semilunare, lo scafoide, l’osso carpale pisiforme e l’osso carpale triquetro

Ovviamente il polso è ricco di legamenti, ossia tessuto connettivo fibroso, che permettono di rendere stabili le ossa che insieme formano l’articolazione: l’estremità distale del radio, l’osso semilunare e l’osso scafoide.

Il radio si articola con il polso nella sua estremità distale per mezzo di due faccette, quella laterale e quella mediale, che grazie ad una struttura fibrocartilaginea, detta disco articolare, lo unisce a scafoide e semilunare.

Le faccette sono due superfici separate da una piccola cresta, sono leggermente concave, lisce e rivolte verso il carpo:

  • la faccetta articolare laterale è triangolare e rivolta verso lo scafoide
  • la faccetta articolare mediale ha quattro lati ed è rivolta verso il semilunare

LA MANO

Essa è la parte più esterna dell’arto superiore ed è quella che ci consente di poter afferrare gli oggetti grazie al pollice che, a differenza di quasi tutti gli animali, è opponibile; è la parte che ci mette maggiormente in comunicazione con il mondo che ci circonda ed è ricco di ricettori tattili che ci permettono di percepire, anche senza guardare, gli oggetti intorno a noi.

Per coloro che hanno perso la vista sono “gli occhi” che permettono alla persona di conoscere il mondo, di comunicare attraverso gesti creati appositamente, ma anche leggere grazie all’alfabeto braille che è uno strumento di lettura tattile creato nel XIX secolo dal francese Louis Braille dal quale ha preso il nome.

Essa si trova subito dopo il polso al quale è “agganciato”, ed è composto da svariate ossa.

Si chiamano:

  • palmo della mano la parte interna, quella verso di noi, detta regione anteriore o ventrale
  • dorso della mano la parte esterna, quella non rivolta verso di noi, detta regione posteriore

La mano ha 27 ossa:

Ossa carpali 

Nella foto sono quelle identificate con il colore viola.

Sono ossa lunghe, partendo dal punto più vicino al polso sono:

  • scafoide: che va dall’osso sotto al pollice sino a sotto al medio (circa a metà mano), fa parte della fila prossimale, ossia più vicina al radio
  • semilunare: che confina con l’osso scafoide e va verso il lato del mignolo, fa parte della fila prossimale, ossia più vicina al radio
  • trapezio: è l’osso tra il pollice e lo scafoide, fa parte della fila distale, ossia più vicina alle ossa metacarpali
  • trapezoide: è l’osso sotto all’indice, fa parte della fila distale, ossia più vicina alle ossa metacarpali
  • capitato: è l’osso sotto al medio, fa parte della fila distale, ossia più vicina alle ossa metacarpali
  • triqueto: è l’osso che si trova sopra al semilunare, fa parte della fila prossimale, ossia più vicina al radio
  • uncinato: è l’osso che confina con il capitato e si trova sotto l’anulare, fa parte della fila distale, ossia più vicina alle ossa metacarpali
  • pisiforme: è l’osso che si trova sotto al mignolo, fa parte della fila prossimale, ossia più vicina al radio

Ossa metacarpali

Nella foto sono quelle identificate con il colore panna

Sono cinque, uno per dito, e si trovano tra le ossa carpali e le falangi, in sostanza è la prima parte di ogni dito, quella all’interno del palmo della mano. Le dita che noi vediamo sono le falangi, ma esse partono attaccate alla parte ossea delle otto ossa carpali, se schiacciamo tra il polline e l’indice di una mano il palmo dell’altra mano sentiremo all’interno delle ossa, per l’appunto le ossa metacarpali

Ossa falangi

Nella foto sono quelle identificate con i colori verde, azzurro ed arancione

Sono 14, tre per ogni dito escluso il pollice:

  • falange prossimale: sono cinque, uno per dito ed è quello più vicino alle ossa metacarpali, sono la prosecuzione di queste ossa (colore verde)
  • falange intermedia: sono quattro, il pollice ne è sprovvisto, è la falange di mezzo che si trova tra la falange prossimale e la distale, se pieghiamo il pollice vedremo che ha due parti a differenza di quello che possiamo vedere con tutte le altre dita che ne hanno tre (colore azzurro)
  • falange distale: sono cinque uno per dito, è la parte più esterna, quella dove nella sua parte finale vediamo che  si trova l’unghia che è una produzione cornea dell’epidermide ricca di cheratina (colore arancione)

PROBLEMATICHE DEL POLSO

Queste problematiche causano sempre come sintomo il dolore:

  • frattura: generalmente vi è a causa di un trauma, come ad esempio un colpo forte dovuto ad una caduta (in tal caso l’osso più soggetto a frattura è lo scafoide), oppure il ripetere sempre un certo movimento (in tal caso si parla di fratture da stress, sono meno gravi di quelle causate da un trauma)
  • distorsione: generalmente vi è a causa di un trauma
  • artrite reumatoide: è un’infiammazione della membrana sinoviale degenerata dell’articolazione, il polso è più soggetto a questo problema
  • osteoartrite: detta anche artrosi, è un’infiammazione dovuta alla cartilagine articolare che si è deteriorata, il polso è meno soggetto a questo problema

PROBLEMATICHE DELLA MANO

  • frattura ossa carpali: generalmente la frattura è a seguito del fatto che in un trauma, come una caduta, la mano è stata tenuta tesa e quindi le ossa hanno subito un danno, generalmente riguarda il semilunare e lo scafoide (quest’ultimo è quello più soggetto e se con il trauma si interrompe l’apporto sanguigno si va incontro ad una necrosi e se non curato nel modo corretto può causare artrite nella zona del polso)
  • frattura ossa metacarpali: sono fratture abbastanza comuni e sono state classificate in:
    • frattura del pugile che è relativa alla frattura del quinto metacarpo (è stata così chiamata perchè molto comune nei pugili proprio per il fatto che il tirare pugni è causa di questo tipo di frattura)
    • frattura di Bennett che è relativa alla frattura alla base del primo metacarpo
  • frattura falangi: è la frattura dell’osso del dito che può essere dovuto a vari motivi, ma fortunatamente è il meno grave

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La scorsa volta abbiamo parlato di quantistica: materia e realtà da Empedocle a Platone, la prossima volta continueremo il discorso sulla quantistica: materia e realtà per Aristotele.

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Il post da alcune informazioni e cenni sul corpo umano ed alcuni meccanismi di esso, quindi non si tratta di uno scritto medico e non vuole esserlo, è solamente una breve spiegazione. In caso di informazioni più appropriate si consigliano libri tecnici o consultare un medico.

Laura Barocci - Operatrice in discipline Bio-Naturali - Partita IVA IT03346200102 - C.F. BRCLRA65S69D969V
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