Esse ci accompagnano tutta la vita e sono molto importanti perchè regolano i rapporti tra amici, famiglia, conoscenti, colleghi: quindi non possiamo assolutamente evitarle a meno che non si vada a vivere in un’isola deserta nella solitudine, ma la razza umana è sociale e mancherebbe una parte fondamentale nella nostra quotidianità.
La parola relazione deriva dal latino “relatio”, ossia relazione intesa ad ampio spettro quindi non solo sotto un profilo umano, ma anche di un documento od un’attività, ma andiamo a vedere la relazione tra persone.
Prendendo in considerazione la piramide di Maslow, ossia la piramide dei bisogni, vedremo che essa è suddivisa in sezioni:
- physiological (fisiologia) : vi appartengono le necessità primarie per la nostra vita, quindi il respiro, l’alimentazione, il sonno, l’omeostasi ed il sesso
- safety (sicurezza): ne fa parte tutto ciò che ci può dare sicurezza sia a livello economico che di salute e familiare
- belonging (appartenenza): questa parte è relativa agli affetti, anche di amicizia, ed all’intimità
- esteem (stima): in essa troviamo l’autostima e l’autocontrollo, ma anche il rispetto e la realizzazione
- self-realization (autorealizzazione): qui troviamo il saper risolvere i problemi, la creatività, il saper accettare e non avere pregiudizi, nonchè la spontaneità e la moralità.

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Come si vede a metà si trova il bisogno di appartenenza (belonging), quindi la necessità di essere accettati dagli altri e degli affetti, ma come funziona questo meccanismo?
Già dal grembo materno abbiamo iniziato la nostra relazione con la madre e successivamente alla nostra nascita le nostre relazioni con chi ci accudiva creando con questa o queste figure, principalmente la madre, una forma di attaccamento che andrà ad influenzare le relazioni della nostra vita.
Una fase importante per la costruzione emotiva è l’infanzia in quanto in questi anni si costruisce l’identità che la persona avrà sia sotto un profilo emozionale che sociale, tant’è vero che lo stesso Freud disse che gli adulti creeranno rapporti con gli altri in base alle esperienze avute nell’infanzia.
Ognuno mette sul piatto della bilancia i pro ed i contro di ogni relazione sociale e se i dati negativi sono maggiori di quelli positivi interromperà la relazione che ha con quella o quelle persone.
Esse sono principalmente basate sul linguaggio, ma non bisogna considerare solamente le parole bensì, e spesso molto più importante, è il linguaggio del corpo che trasmette inevitabilmente i propri stati d’animo ed i nostri pensieri nella prima frazione di tempo, ossia nei primi secondi in cui una reazione non è volontariamente controllabile, successivamente entra il controllo e quindi possibili “parole”, verbali e corporee, che non riflettono ciò che il corpo ha detto inizialmente.
Si considera che una relazione abbia cinque fasi:
- la conoscenza: è quella in cui si conosce una persona che viene giudicata in base anche alle proprie esperienze passate, se questa fase ha un buon esito allora si passa a quella successiva
- la costruzione: il creare con l’altra persona un rapporto che sia duraturo, in questa fase vi è sempre la fase della conoscenza che ci permette di poter avere più dati sull’altra persona
- la continuazione: i soggetti della relazione iniziano a fidarsi uno dell’altro e si aiutano a vicenda
- il deterioramento: questa fase avviene solo se nella precedente non si è instaurata la fiducia e la conoscenza ha portato la persona a valutare che il rapporto pro e contro aveva più risvolti negativi che positivi. Se invece la relazione non ha avuto impedimenti allora questa fase non ha da esistere
- la fine: questa vi sarà nel qual caso si fosse instaurato il deterioramento e quindi si vuole terminare la propria relazione, in caso di allontanamento che interrompe la possibilità di continuare la relazione, in caso di decesso.
Il mondo in cui viviamo ha creato non poca confusione venendo meno principi basilari, si sono persi l’ascoltare, il comprendere, la pazienza, oggi è tutto improntato sull’”io”, ma spesso è volentieri non si parla della relazione con se stessi, ma dell’imposizione di se stessi come centro del mondo: l’individualismo.
Molte persone si sentono sole e cadono in depressione dimenticando che vivono costantemente con se stesse, la persona deve imparare ad avere un rapporto con il suo se interiore amandosi e sentendosi compreso da se stesso.
Tutto questo sembra assurdo oppure semplice, ma non è così: siamo presi da mille cose da fare, da mille impegni da soddisfare nostri o di chi ci circonda correndo come criceti nella ruota, ma poche volte ci fermiamo ad ascoltarci, a capire chi siamo veramente e cosa vogliamo, di cosa abbiamo bisogno.
Bisogna educarci ed accompagnarci per poter costruire la nostra vita ed in tutto questo le relazioni con gli altri non potranno che migliorare, solo se conosciamo, apprezziamo ed amiamo prima noi stessi.
Siamo portati a credere che ciò che è materiale è reale, ma la valutazione della realtà può variare da persona a persona perchè ognuno si è formato in modo diverso a seguito di ciò che ha imparato nelle sue esperienze di vita.
Sappiamo anche che vi sono realtà non percepibili con i nostri sensi: vista, udito, olfatto, tatto, gusto; infatti abbiamo la capacità, ad esempio, di immedesimarci con gli altri e questo evento spesso lo chiamiamo empatia, ma è una risonanza che percepiamo da chi stiamo osservando o da chi ci è vicino.
La fisica quantistica sostiene che tutto è interconnesso ed ogni cosa esiste perchè è in relazione con un’altra.
Spesso crediamo anche che ciò che ci accade è dovuto a fattori interni, la quantistica ci insegna invece che spesso attiriamo a noi determinati eventi e quindi ciò che si crea dentro di noi creerà ciò che avverrà intorno a noi, quindi esiste un’interazione tra una realtà che ancora non esiste ed una realtà che andrà ad esistere.
Saper gestire le relazioni con gli altri, ma soprattutto con se stessi aiuterà notevolmente a migliorare la nostra vita quotidiana.
La scorsa volta abbiamo affrontato l’ultima parte relativa al caricarsi, purificarsi e difendersi dalle energie negative, la prossima volta parleremo di ciò che è bene evitare per non caricarsi di energie negative.
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