La scorsa volta abbiamo visto come miosina e actina giochino un ruolo fondamentale per la formazione del tessuto muscolare creandone differenti strutture a seconda di come esse si dispongono, come l’ATP abbia importanza in quanto è la molecola che costituisce la fonte energetica nell’attività muscolare e ci siamo lasciati parlando di come ogni nostro movimento vada a farci consumare energia e che l’esagerare sforzando oltre le nostre possibilità, che sono del tutto individuali, possano creare gli spiacevoli crampi muscolari.

I muscoli, come sicuramente già sappiamo, consumano energia soprattutto quando siamo in movimento, infatti è facile accorgersene quando svolgiamo degli esercizi di ginnastica e siamo sottoposti a lavori particolarmente faticosi e generalmente prolungati in quanto, dopo un pò, avvertiamo un aumentare del calore oltre, ovviamente, l’aumento del battito cardiaco e la respirazione che sarà più veloce e corta, questo mette in moto un meccanismo, del tutto fisiologico, con il quale aumenta il diametro dei vasi sanguigni per permettere al sangue di passare ad una maggiore quantità per poter dare il giusto apporto di sostanze utili alla produzione di energia che ci aiuta a sostenere lo sforzo al quale ci stiamo sottoponendo.

Il sangue che esce da un muscolo, infatti, varia a seconda che esso sia o meno a riposo e ne cambia anche la composizione, questo farà si che avremo la stessa quantità di componenti in entrata, ma diverse in uscita, vediamo di scoprire cosa accade al nostro organismo nel caso del muscolo in attività ed a riposo, ovviamente nel secondo succederà esattamente il contrario rispetto al primo.

Il muscolo in attività consuma una quantità maggiore di glucosio (che è lo zucchero trasformato che abbiamo assunto con gli alimenti) e ossigeno (che abbiamo incamerato con la respirazione), ma produce anche una maggiore quantità di anidride carbonica; il procedimento avviene in tutte le cellule ed è detta respirazione cellulare, la respirazione è un processo fisiologico che gli organismi multicellulari hanno la capacità di svolgere e che consiste nell’incamerare O2 (ossigeno) ed espellere CO2 (anidride carbonica); il muscolo a riposo, per contro, consuma meno ossigeno e meno glucosio e produce meno anidride carbonica.

La respirazione cellulare è data dall’ossidazione del glucosio, questo procedimento crea una reazione chimica che fa si che venga prodotta energia che sarà necessaria per permetterci di contrarre i muscoli, ma una parte di essa verrà dispersa in calore che genererà sudore che ci porrà nella condizione di mantenere regolata al giusto livello la temperatura corporea.

Se si continua a svolgere l’attività fisica, che sia perchè si sta lavorando o si stanno svolgendo esercizi di ginnastica, se questo continua con la stessa intensità e sforzo si rischia che l’ossigeno possa abbassarsi ad un livello tale da risultare insufficiente causando la formazione di acido lattico nel processo di ossidazione, quando l’acido lattico supera un certo quantitativo rischia di accumularsi causando il blocco del muscolo e il conseguente spiacevole crampo muscolare, che risulta essere molto doloroso.

Il crampo muscolare è una prolungata contrazione involontaria del muscolo, per risolvere questo problema bisogna smettere di svolgere ciò che si sta facendo per permettere un adeguato riposo al muscolo in modo tale che l’acido lattico possa essere eliminato; capisco che tante volte viene visto come un inconveniente spiacevole, che ci blocca quello che stavamo facendo impedendoci di portarlo a termine, ma non è certamente stando male e continuando che si velocizzerà il nostro lavoro anche perchè rischieremo di rimanere bloccati per un tempo più lungo causando un rallentamento nello svolgere anche altre cose, quindi è bene fermarsi con pazienza ed attendere che passi per poter, a tempo debito, riprendere la nostra attività nella migliore condizione possibile che ci permetterà anche di recuperare il tempo perduto dell’attesa: magari teniamoci da parte sempre un lavoretto meno pesante da svolgere in questi momenti così non ci sembrerà neppure di aver fermato tutto, ma solo di aver cambiato per qualcosa di più consono al momento e nel rispetto del nostro organismo.

Continua …

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La scorsa volta abbiamo parlato di quantistica: la forma pensiero e i sigilli sottili, la prossima volta inizieremo a parlare dei fiori di Bach iniziando a conoscere il Dottor Edward Bach, ma non abbandoneremo la quantistica della quale continueremo a parlare in altri post.

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Il post da alcune informazioni e cenni sul corpo umano ed alcuni meccanismi di esso, quindi non si tratta di uno scritto medico e non vuole esserlo, è solamente una breve spiegazione. In caso di informazioni più appropriate si consigliano libri tecnici o consultare un medico.

Laura Barocci - Operatrice in discipline Bio-Naturali - Partita IVA IT03346200102 - C.F. BRCLRA65S69D969V
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