Edward Bach trasformò la sua vita e riuscì a vivere 19 anni ancora dalla data in cui gli avevano preannunciato i pochi mesi che gli erano rimasti, da lì scoprì i primi 12 fiori (gli animici) e poi i 7 fiori (gli aiuti) per un totale di 19 fiori, successivamente continuò nella sua ricerca e creò i 19 fiori successivi (gli assistenti); bisogna sapere che Bach era affascinato dalla numerologia e se vogliamo prendere in esame i numeri che l’hanno accompagnato in questo suo cammino con il quale ci ha lasciato i suoi meravigliosi fiori potremmo notare che avremo: 12 fiori animici (come i mesi dell’anno, i segni zodiacali, gli apostoli), 7 fiori aiuti (come i giorni della settimana, le note musicali e i chakra), 19 assistenti (come i 12 animici più i 7 aiuti).
Poco prima di morire scrisse una lettera : “ Tutta la vera coscienza viene soltanto dalla nostra interiorità, in una comunicazione silenziosa della nostra anima. Le dottrine e le civiltà ci hanno derubato del Silenzio, ci hanno sottratto la Conoscenza che tutti abbiamo dentro di noi. Siamo stati portati a credere che dobbiamo ricevere l’insegnamento da altri e quindi i nostri Io spirituali sono stati sommersi. La ghianda che è stata portata mille miglia lontana dal suo albero-madre sa, senza istruzioni, come diventare una quercia perfetta. I pesci del mare e dei fiumi depongono le uova e nuotano lontano. Lo stesso vale per i ranocchi.
Il serpente depone le uova nella sabbia e se ne va per la sua strada, eppure nella ghianda e nelle uova esiste tutta la conoscenza necessaria al frutto per diventare tanto perfetto quanto i suoi genitori. Le giovani rondinelle sanno trovare la strada per passare l’inverno mille miglia lontano, mentre i loro genitori sono ancora occupati con la seconda nidiata.
E’ necessario ritornare alla Conoscenza che si trova dentro di noi e che contiene tutta la verità. Per ricordare tutto questo sapere non c’è bisogno di cercare consiglio, non esiste alcun insegnamento valido se non quello interiore.
Cristo insegnò che i gigli nel campo, nonostante non abbiano mai faticato o lavorato, sono vestiti in modo più perfetto di Re Salomone in tutta la sua gloria. E Buddha ci insegnò che saremo sulla giusta strada della realizzazione di noi stessi una volta che ci saremo liberati di preti e libri” (25.05.1936 – lettera di E. Bach)
Edward Bach morì all’età di 50 anni a Didcot, una cittadina inglese della contea dell’Oxfordshire, la sera del 27 novembre 1936 nel sonno.
Il suo grande lavoro sin da quando ha lasciato Londra e la professione medica è sempre stato fatto gratuitamente, non si faceva pagare dai poveri e neppure dai ricchi ma viveva grazie alle donazioni dei suoi pazienti.
Ha lasciato in eredità alla sua fedele collaboratrice Nora Weeks ed a un suo fedele amico la sua eredità, Nora ha raccolto tutti i suoi scritti conosciuti come “le opere di Bach”.
Bach fece un’esperienza diretta con i suoi rimedi: sia nella ricerca delle loro vibrazioni sia nella somministrazione in quanto li provò tutti e 38 su di se.
Con i fiori curò se stesso, ma negli ultimi 6 mesi di vita riemerse la malattia, furono mesi durissimi perchè sperimentò su di se anche gli ultimi 19 fiori, come un Maestro che doveva chiudere un percorso di aiuto agli altri, ma era in un periodo difficilissimo in cui era debole e quindi visse il dolore fisico e psico-emotivo sui quali questi ultimi fiori sarebbero andati ad agire per dissiparli. Dietro a tutto questo c’è il suo percorso di studi e la sua voglia di studiare ed imparare, ma anche il suo studio meditativo.
Egli cercò un sistema per poter ripristinare il collegamento tra mente-anima e corpo e lo fece con 38 rimedi che conosciamo come “i fiori di Bach”
Ogni fiore ha una sua vibrazione che ha specifiche proprietà per poter aiutare al ripristino dell’equilibrio partendo da quello mente-emozioni (che è alla base della personalità) per permettere una corretta fluidità che non andrà a creare la malattia od aiuterà a contrastarla.
Se c’è uno squilibrio nella personalità va prima messa in equilibrio, psicosintesi personale, e quando allineato allora si potrà pensare di procedere alla parte transpersonale (ossia che va al di là della persona, lavora su degli archetipi, su delle figure che sono costanti nello spazio e nel tempo) ed i fiori di Bach sono un modo per poter arrivare a questo equilibrio.
Sono stati creati, successivamente, una vasta categoria di fiori: i fiori italiani, francesi, gli indiani, i californiani, gli australiani ed altri, ma tutti sulla falsa riga dei fiori di Bach; sono vibrazioni più sottili e specifiche ma il metodo di base è quello di Edward Bach.
Si fa presente, però, che i fiori non sostituiscono le cure mediche, non sono medicinali ma rimedi che non contengono il fiore o una parte di esso, ma la sua vibrazione.
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La scorsa volta abbiamo parlato del sistema muscolare: la pelvi e le ossa del bacino, la prossima volta proseguiremo a parlare della pelvi.
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