Questa tecnica risale alla medicina tradizionale cinese ed esiste da più di 3000 anni, è detta anche agopressione od agopuntura senza ago in quanto l’unico strumento ad essere utilizzato per poterla effettuare sono le mani.
Essa si basa sulla teoria dei meridiani che sono canali energetici legati agli organi più importanti del nostro organismo, quindi con essa si andranno a riequilibrare gli eccessi, le mancanze od i blocchi energetici che causano disturbi.
Per poter effettuare questo tipo di tecnica bisogna conoscere, ovviamente, la linea dei meridiani, il punto preciso in cui all’interno di un meridiano passa il collegamento con l’organo ed i collegamenti che vi sono con gli altri meridiani e le emozioni.
Ritornando al concetto dei 5 elementi se vi è un eccesso ad un organo bisognerà trattare il punto sul meridiano che andrà ad equilibrare tale squilibrio; questo spiega anche come mai tante volte il trattamento si localizza ben lontano dalla zona che ha il disturbo.
Sulla stessa linea di pensiero e di tecnica esiste anche la riflessologia plantare che fa meglio capire come sia possibile trattare nel piede un organo lontano come ad esempio il rene.
Importante nella digitopressione è, oltre che il punto da trattare od una combinazione di essi, anche la pressione che va esercitata con le dita: si effettua con il pollice o l’indice un massaggio con una leggera pressione ed un movimento rotatorio per tre minuti.
L’unità di misura da utilizzare per poter individuare i punti di digitopressione è detta Cun, ossia pollice :
- 1 Cun sarebbe la larghezza del pollice individuabile anche con la misura della seconda falange del dito medio piegato (spazio che si trova tra le due pieghe di flessione, ossia laterali che si formano con il dito medio chiuso a pugno, mentre il dito indice rimane sollevato)
- 0,5 Cun che è la misurazione presa con il mignolo
- 1,5 Cun tenendo distesi medio ed indice è la larghezza a livello della seconda falange
- 2 Cun tenendo distesi indice, medio ed anulare è la larghezza a livello della seconda falange
- 3 Cun tenendo la mano aperta è la larghezza a livello della seconda falange dal mignolo all’indice
Capito come si prende la misurazione del Cun, che per ogni persona sarà diversa in quanto non tutti abbiamo la stessa mano, o meglio la stessa misura della mano, bisogna non dimenticare che neppure il resto del corpo è uguale, infatti ogni persona ha una sua struttura con sue misure: la cosa più logica sarebbe utilizzare il Cun che il soggetto da trattare ha.
Il passo successivo è quindi scoprire dove si trovano i vari punti di digitopressione, esistono svariati libri di testo con figure che ci posso aiutare ad individuare l’esatto punto di pressione, calcolando che non trattandosi di agopuntura non serve essere precisi in modo millimetrico e che la pressione esercitata dal dito coprirà un determinato spazio all’interno del quale ci sarà la zona cercata.
Le tabelle di digitopressione sono suddivise per meridiani ove vengono considerati i 12 principali più i 2 straordinari e quindi si avranno:
- polmone (P)
- grosso intestino (GI)
- stomaco (St)
- milza e pancreas (MP)
- cuore (C)
- intestino tenue (PI)
- vescica urinaria (V)
- rene (R)
- mastro del cuore o pericardio (MC)
- triplice riscaldatore (TR)
- vescica biliare (VB)
- fegato (F)
- vaso concezione (VC)
- vaso governatore (VG)
Per ogni meridiano vi sarà una serie di numeri abbinati alla sigla, che potrebbe variare a seconda che sia quella italiana piuttosto che inglese o francese od addirittura quella cinese, e ad ogni numero corrisponderà un punto di digitopressione: ad esempio 11P corrisponde al punto tra l’unghia ed il dito pollice, quindi sarà il punto 11 sul meridiano del polmone.
Ora bisogna sapere quali sono i punti da trattare per ogni singolo disturbo, ad esempio per lo stress avremo: 6MC, 4VB, 17VC, 3F perchè ognuno di essi ne viene colpito od aiuta a portare equilibrio in quanto è in relazione all’organo colpito dallo stress.
La scorsa volta abbiamo affrontato l’argomento sul massaggio svedese – le percussioni, la prossima volta inizieremo ad approfondire i singoli meridiani.
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