L’apparato locomotore è quello che permette di compiere tutti i movimenti e si compone di due sistemi: apparato scheletrico (che è l’elemento passivo) ed apparato muscolare (che è l’elemento attivo).

L’apparato scheletrico per permetterci di fletterci ha bisogno delle articolazioni ed essi, scheletro ed articolazioni, vengono supportati dai legamenti che sono fasci di tessuto connettivale 

Per poterci muovere, invece, c’è bisogno di un’altra componente del nostro corpo: i muscoli che esercitano sui tendini una trazione che provoca il movimento; i muscoli sostengono e proteggono lo scheletro, permettono il funzionamento degli organi interni, si occupano della termoregolazione e danno forma al nostro corpo.

Il numero dei muscoli è di 600 e rappresenta il 30% del peso corporeo femminile ed il 40% del peso corporeo maschile, le sostanze nutritive e l’ossigeno vengono ad essi apportate dal sangue attraverso un elevato numero di capillari arteriosi, mentre i capillari venosi ne eliminano l’anidride carbonica e le sostanze non più utilizzabili.

I muscoli sono costituiti dal tessuto muscolare formato da fibre muscolari dette fibrocellule che sono particolari cellule allungate che a loro volta sono costituite dalle miofibrilline (filamenti striati trasversalmente), essi sono determinati dalla sovrapposizione dei miofilamenti che sono sottilissimi e paralleli e sono formati da filamenti di actina (bande di colore chiaro) e miosina (bande di colore scuro) che sono proteine che determinano il movimento del muscolo.

I muscoli possono essere :

  • lisci (tessuto muscolare liscio) che forma muscoli lisci detti involontari ossia che si muovono indipendentemente dalla nostra volontà (organi interni); le dimensioni delle fibre muscolari sono ridotte con un solo nucleo e actina e miosina sono disposte in modo irregolare
  • striati (tessuto muscolare striato) che forma muscoli striati detti volontari ossia che si muovono in dipendenza della nostra volontà (ad esempio quelli che ci permettono di muovere un braccio); le fibre muscolari sono cilindriche allungate ed hanno più nuclei ed actina e miosina sono disposte in modo regolare.
  • cardiaco che è presente solo nel cuore ed è governato ed innervato dal sistema nervoso autonomo

I muscoli hanno due caratteristiche che ci permettono di muoverci:

  • contrattilità e quindi di contrarsi e rilassarsi
  • eccitabilità e quindi risponde agli stimoli che riceve

I muscoli possono avere diverse conformazioni a seconda di come sono disposte le fibre e le intersezioni dei tendini:

  • fibre parallele all’asse longitudinale dei tendini che permettono un movimento ampio e rapido
  • fibre oblique rispetto all’asse longitudinale dei tendini che hanno una grande forza di contrazione, ma il movimento risulta essere lento e poco ampio

I muscoli possono essere a cavallo di una o più articolazioni:

  • muscoli monoarticolari : le inserzioni esterne dei tendini uniscono due segmenti ossei articolati in sequenza tra loro, in questo caso il movimento può essere effettuato solo da un’articolazione
  • muscoli biarticolari: le inserzioni esterne dei tendini uniscono tre segmenti ossei articolati in sequenza tra loro, in questo caso il movimento può essere effettuato da due articolazioni
  • muscoli pluriarticolari : le inserzioni tendine uniscono e muovono più segmenti ossei

Il tono muscolare è lo stato di tensione che esso ha sia che sia o no a riposo ed è dovuto alla viscosità ed elasticità della fibra dallo stimolo che parte dai fusi neuromuscolari

Tutti i movimenti che fa lo scheletro sono dovuti ai muscoli antagonisti che sono due muscoli che creano un’azione contemporanea come ad esempio il bicipite ed il tricipite per far piegare il braccio: il primo si contrae e contemporaneamente il secondo si rilassa.

ENERGIA MUSCOLARE

Le fonti di energia dei muscoli sono i grassi, gli zuccheri e l’ossigeno, quest’ultimo se è insufficiente fa trasformare il glucosio per fermentazione ed in questo processo si crea l’acido lattico che da un senso di dolore muscolare e fatica.

L’acido lattico viene trasformato in anidride carbonica dall’ossigeno ed allontanato grazie al sangue dalle cellule e viene espulso dal corpo con la respirazione.

L’energia muscolare può essere:

  • immediata : per prestazioni di breve durata ed intense
  • di breve durata : non deve superare un certo limite di tempo, intorno al 55% dello sforzo inizia l’accumulo di acido lattico
  • di lunga durata : esercizio aerobico, infatti questo può protrarsi per lungo tempo basta che vi sia il corretto apporto di ossigeno. Il muscolo lavora anche in assenza di ossigeno solo che la fatica insorge prima

I MUSCOLI SCHELETRICI

Sono quelli che ci permettono il movimento e possono avere forme diverse: dentato, segmentato, fusiforme, pennato, largo e piatto, orbicolare.

I muscoli si possono distingue in base al tipo di movimento che permettono di fare:

  • abduttori : permettono di allontanare le ossa dal corpo (esempio sollevare un braccio : deltoide)
  • adduttori : permettono di avvicinare le ossa al corpo (esempio abbassare un braccio: pettorali e trapezio)
  • estensori : permettono di estendere un osso rispetto ad un altro (esempio distendere un braccio: tricipite e quadricipite)
  • flessori : permettono di flettere un osso rispetto ad un altro (esempio piegare un braccio : bicipite)
  • rotatori : permettono di ruotare un osso lungo sul suo asse (esempio girare il braccio : deltoide e dorsali)

PROBLEMI MUSCOLARI

  • contrattura : contrazione involontaria di uno o più muscoli a seguito di sforzi
  • strappo : lacerazione delle fibre di un muscolo
  • crampo : contrazione muscolare involontaria a seguito di infiammazione, fenomeni tossici od affaticamento
  • paralisi : impedisce il movimento
  • distrofia muscolare : degenerazione e distruzione dei muscoli portando alla paralisi
  • mialgie : stati dolorosi dei muscoli dovuti a svariate cause (freddo, forme reumatiche, stanchezza)
  • lombaggini: detto anche colpo della strega, è un’infiammazione della muscolatura dorsolombare
  • torcicollo : contrattura dei fasci muscolari del collo dovuta a freddo o postura errata

TENDINI

I muscoli sono collegati allo scheletro tramite i tendini che sono dei cordoni molto resistenti di tessuto connettivo.

Il muscolo quando si contrae sposta le ossa, i tendini sono all’estremità del muscolo scheletrico, mentre al centro vi è una parte detta ventre.

Il tendine è in grado di sopportare pesi elevatissimi, anche oltre i 500 kg per cm quadrato della sua sezione, ma la sua elasticità è inferiore a quella del muscolo infatti il suo stiramento non può superare il 4 o 5% della sua lunghezza.

I tendini più elastici sono quelli a forma elicoidale (gran pettorale)

Hai perso la prima parte dell’apparato locomotore? Vai a vedere l‘apparato locomotore : scheletro ed articolazioni

La volta scorsa abbiamo affrontato l’argomento sui meridiani : coppia vescicola biliare e fegato, la prossima volta parleremo dei meridiani : coppia vaso governatore e vaso concezione; hai perso il post che spiega le coppie di meridiani? Vai a vedere l’orologio degli organi-coppie dei meridiani.

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Il post da alcune informazioni e cenni sul corpo umano ed alcuni meccanismi di esso, quindi non si tratta di uno scritto medico e non vuole esserlo, è solamente una breve spiegazione. In caso di informazioni più appropriate si consigliano libri tecnici o consultare un medico.

Laura Barocci - Operatrice in discipline Bio-Naturali - Partita IVA IT03346200102 - C.F. BRCLRA65S69D969V
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